Approfondimenti dei temi trattati in Antica Notte

Il contesto socio-culturale dei Purosangue

 

Qui di seguito cerchiamo di analizzare ed approfondire le tematiche maggiormente trattate in Antica Notte. Non intendiamo giustificare delle pratiche e delle ideologie discutibili, datate agli occhi moderni, bensì esporre in modo oggettivo il punto di vista dei personaggi principali della storia, soprattutto dei Malfoy, dei loro parenti e della loro Classe. Quello che segue è il frutto della nostra fantasia e non sappiamo se collima con le idee di JK Rowling, avendole sviluppate per conto nostro. Siamo consapevoli che potrebbero esserci delle inesattezze antropologiche e sociali se paragonate all’Aristocrazia babbana. I suggerimenti sono ben accetti :) Buona lettura


= ARGOMENTI =

LA PUREZZA DEL SANGUE 

La Sanctimonia * Lo Stato di sangue * Le Famiglie “Sacre” * I Purosangue Aristocratici * I Purosangue moderni  


LE TRADIZIONI DELL’ARISTOCRAZIA 

1. La gestione della Casata

La Villa storica dello Stemma * La gerarchia famigliare * Il Capofamiglia * Il Memoriale * La Servitù * Gli animali domestici * La morte, il Mausoleo, l’inumazione, il rispetto per gli avi * I dissidi fra le Casate * La caduta in disgrazia * L’oblio  

2. La sfera personale

L’aspetto esteriore * La Bacchetta * La spiritualità * L’omicidio * Il suicidio  

3. La quotidianità

Cibi e bevande * I passatempi * Le festività * Il lavoro * Il rapporto coi babbani

4. Le parentele e i legami

Il Fidanzamento * Il matrimonio * L’annullamento del vincolo * Il divorzio * Il ripudio * La vedovanza * Il Rinnegamento  

5. I bambini

Gli orfani e le adozioni * L’educazione infantile * La Scuola  

6. La sessualità

L’Integrità virginale * Dopo le Nozze  * Le pratiche erotiche * La riproduzione * Adulterio, Bastardi, aborto * L’omofobia * Il Bordello


LA PUREZZA DEL SANGUE

 

La Sanctimonia

 

Le Casate prese in esame in Antica Notte sono perlopiù inglesi, francesi, russe, ucraine ed italiane, ma i Purosangue e gli Stemmi esistono in tutto il mondo, in ogni Paese e di ogni etnia. Il fatto che la storia si focalizzi sul genere caucasico non va inteso come razzismo, bensì ha motivazioni antropologiche e storiche.

Tra Purosangue vige un rispetto mondiale che non ha nulla a che fare col colore della pelle, tuttavia prendere una moglie o accettare un marito troppo lontano dalla propria cerchia di conoscenze e parentele disperde il patrimonio, incorrendo in barriere linguistiche e differenze culturali, pertanto la maggior parte degli Stemmi preferisce un connazionale a uno straniero, a meno che non si miri a fare degli investimenti all’estero, oppure si abbia la necessità di diluire la propria linea di sangue, ormai troppo imparentata fra loro.

I matrimoni interrazziali o internazionali non sono vietati, semplicemente non sono un elemento tradizionale: la Sanctimonia ha fondato le sue radici intorno al 700-800 d.C., quando i popoli non avevano i mezzi per spostarsi da un Continente all’altro, nemmeno con la Smaterializzazione.

Facciamo un esempio: come si apprende in AN2, Childeric III Merovingiens fu il fondatore dei Malfoy. Stanco di nascondere in pubblico il proprio Dono Magico per timore della Chiesa Cattolica, sempre più influente e pressante, inscenò la proprio morte nel 755 d.C., condannando il proprio Stemma - regale ma babbano - all’oblio per ricominciare una nuova vita in Normandia, lontano dalla Corte di Francia.

“Malfoy” deriva dal francese “Mauvaise Foi”, ossia “Mala Fede”, poiché nonostante i Merovingi si credessero degli eletti grazie al Dono avevano suscitato la disapprovazione e il sospetto del Papa, che li aveva additati come eretici e demoniaci, soprannominandoli “Di Fede Malvagia”, in francese i “Mal Foy”. Dopo aver cambiato nome e residenza, Childeric III usò quell’appellativo spregevole come nuovo Cognome, a sfregio e provocazione verso quegli esseri inferiori che aveva imparato a disprezzare durante gli anni del suo regno, ma di cui aveva temuto la superiorità numerica, la cattiveria e la diffidenza nei confronti della Magia.

Cambiò il proprio nome in Francois Malfoy, mentre suo figlio Theuderic divenne Jacques. Venne a sapere di una Lady che si sospettava essere una Strega: la portò in Normandia e la diede in sposa a suo figlio, e dall’unione di Jacques Malfoy e Isabeau d’Harcourt nacque la dinastia dei Malfoy, nel 756,che sarebbe arrivata fino ai giorni nostri.

Qualche tempo dopo scoprirono che la loro era una condizione rara ma non unica, e che il Dono fosse trasmissibile ai loro figli.

L’incontro con altre Famiglie simili alla loro diede vita alle prime alleanze fra Maghi e Streghe, ponendo le basi per quella che sarebbe diventata la Sanctimonia. La cultura della “Purezza del sangue” intendeva preservare la trasmissione del Dono Magico, la cui forza era nettamente superiore a quella dei babbani, grazie all’uso di Incantesimi, Trasfigurazioni e Fatture. Inizialmente i Maghi e le Streghe possedevano inoltre una maggiore longevità e robustezza in confronto ai babbani, e questo incentivò il concetto eugenetico e la sensazione di superiorità, vantaggi andati a ridursi nei secoli a causa della stretta parentela.

La progressiva presa di coscienza della loro condizione superiore sfociò nella supposizione di essere divini, e il concetto astratto venne soprannominato “Divus” (dal latino “divino”, per l’appunto), tuttavia non venne mai approfondito, bastandogli come dato di fatto.

L’endogamia ha effettivamente preservato la manifestazione del Dono Magico e la sua potenza, come si erano prefisse le Famiglie fondatrici, dette “Sacre”, ma ha anche ridotto la qualità e l’aspettativa di vita delle generazioni successive a causa delle tare genetiche, essendo comunque umani.

La Sanctimonia vieta infatti di accoppiarsi con babbani, Mezzosangue, 3/4, Sanguemarcio, Maghinò, Streghenò e Rinnegati (vedi sotto). Potendo pescare da un ristretto pool genetico, l’endogamia ha fatto sì che le tare venissero trasmesse assieme al Dono, a pari passo, continuando a preferire la sua manifestazione piuttosto che la salute dei posteri, così da vantare un Albero Genealogico composto esclusivamente da Purosangue dalla discendenza comprovata e dalla fervente adesione all’ideologia della Sanctimonia. Col tempo la ridotta longevità e la malattia sono diventate quasi un vanto per sottolineare la Purezza della propria discendenza, accettandole come uno scotto da pagare per una causa importante.

L’unico punto che divide i Puristi sono gli umanoidi. I conservatori sostengono che i Maghi e le Streghe debbano essere esclusivamente umani, mentre altri tollerano l’ibridazione con le Creature Magiche compatibili, prime fra tutte le Veela, in grado di sedurre i Maghi. Ovviamente le Casate che tollerano l’ibridazione hanno avuto uno o più parenti che hanno prodotto prole con una umanoide, tollerando il gesto poiché coinvolti personalmente.

L’unico caso al mondo di ibridazione fra il Popolo Magico e le Veela Nere (la sottospecie carnivora e d’alta quota delle Veela tradizionali) è rappresentato dalla Casata degli Antica Notte, fondata da Mefiance Malfoy e da Beltane, i quali hanno ottenuto una linea di sangue unica nel suo genere. I vantaggi derivati da tale ibridazione sono talmente tanti da provare curiosità nei confronti degli Antica Notte, seppur molti li reputino una leggenda, oppure estinti. Secondo il testo “Atra Silentia Noctis” tale fusione gamica genera Maghi e Streghe di una potenza fisica e Magica elevata, immunità alle malattie, bellezza ineffabile, estrema longevità (200 anni, in media) con invecchiamento rallentato, visione scotopica (al buio), e talvolta Legilimanzia. Il fatto che le Veela Nere siano nella lista nera di tutti i Ministeri, con tanto di mandato di abbattimento, ne aggiunge un senso di simpatia, poiché proprio i Ministeri obbligano il Popolo Magico a restare nascosto, proteggono i babbani e non fanno nulla per supportare la Sanctimonia, reputandola politicamente scomoda

 

Lo Stato di Sangue

 

Mentre i babbani sono semplicemente gli umani privi del Dono - ossia la gente comune, ignara della Magia - il Popolo Magico si divide in base alla discendenza.

* Purosangue Aristocratici: discendenti diretti delle Famiglie “Sacre”, le fondatrici della Sanctimonia. Sono i “veri” Purosangue

* Purosangue moderni: nati da Maghi e Streghe con almeno tre generazioni di Purezza da parte di entrambi i genitori (i genitori, i nonni ed i bisnonni devono essere Purosangue da parte materna e paterna)

* Mezzosangue: nati da un genitore Magico e un genitore babbano (50% e 50%)

* 3/4: nati da un Mago e una Strega, ma con almeno uno dei due genitori Sanguemarcio, o entrambi, quindi con almeno il 50% dei nonni babbani, o anche il 100% (es. Harry Potter è un 3/4, siccome suo padre era un Purosangue, mentre la mamma era una nata-babbana)

* Misti: nati da Maghi e Streghe con meno di tre generazioni di Purezza da parte di entrambi i genitori, e non aderenti alla Sanctimonia. Quando è usato come forma dispregiativa può indicare anche i Mezzosangue e i 3/4, nel senso che la loro genetica mista è una discarica

* nati-babbani, detti Sanguemarcio: nati da entrambi i genitori babbani, manifestando il Dono in maniera recessiva e casuale poiché discendenti inconsapevolmente da un parente che non aveva potuto o voluto fare sapere di possedere il Dono, condizione diffusa ad esempio nelle famiglie religiose, che talvolta conoscevano la verità ma la nascondevano per paura o vergogna, impedendo al parente di esercitare il Dono fino a negarlo e reprimerlo, causandogli sofferenza psicologica e fisica. Tale repressione può portare alla formazione di Obscurus (Entità oscura e parassita generata dalla repressione del Dono, soprattutto da parte dei bambini cresciuti negli ambienti dove la Magia è condannata)

* Maghinò e Streghenò: nati da un Mago e una Strega, indipendentemente dallo Stato di sangue, ma non hanno ereditato il Dono dai genitori. L’età media per manifestare il Dono è 6 anni, pertanto questa fase è accompagnata da una forte ansia nelle Famiglie Puriste

* Rinnegati: sono Purosangue delle Sacre che si sono ribellati alla Sanctimonia infrangendone volontariamente una o più regole e non intendendo fare ammenda. Mentre i precedenti punti rappresentano una questione genetica, ghettizzare i Rinnegati è una motivazione culturale per scoraggiare le ribellioni

 

Le Famiglie “Sacre”

 

Sono le Famiglie fondatrici della Sanctimonia.

Ogni Paese ha un proprio numero di Sacre, ad esempio l’Inghilterra ne conta 28.

Detengono gli Stemmi storici, e sono state le prime ad aver preso coscienza del Dono Magico e della superiorità del Popolo Magico, coalizzandosi per distaccarsi dai babbani a livello fisico e culturale. Hanno ideato il concetto della “Purezza del sangue” e lo sostengono come precetto assoluto di vita. Nonostante le tare genetiche sempre più gravi e frequenti preferirebbero estinguere la loro linea piuttosto che imbastardirla con gli indegni.

Ogni Casata detiene uno Stemma unico, avendo mantenuto l’araldica dei tempi della Nobiltà.

In alcune eccezioni concedono dei matrimoni coi “Purosangue moderni” per diluire la consanguineità, ma è una opzione discutibile e controversa. Viene tollerata maggiormente se il candidato o la candidata sono molto facoltosi, oppure se ricoprono dei ruoli sociali interessanti, ad esempio nella politica o nell’imprenditoria

 

I Purosangue Aristocratici

 

Sono i Maghi e le Streghe che discendono direttamente dalle Sacre fondatrici.

Inizialmente si trattava di Re, Principi, Duchi, Baroni, Marchesi e Conti nati casualmente col Dono Magico, l’equivalente odierno dei nati-babbani, intenzionati a fondare una cerchia elitaria Nobiliare con l’obiettivo di trasmettere il Dono alle generazioni successive come marchio di forza, superiorità e distinzione. La loro coalizione pose le basi per quella che sarebbe diventata la Sanctimonia, ma siccome intorno al 700-800 d.C. era estremamente difficile trovare altri Maghi e Streghe coi mezzi limitati dell’epoca si dovette fare una scelta: o sposarsi coi propri consimili babbani, oppure preferire il Dono Magico al rango.

Venne scelta la seconda opzione, ma per nascondere la verità di aver avuto come mariti e mogli dei nati-babbani offrirono loro il proprio Titolo Nobiliare, alla pari, facendone dei consimili agli occhi della legge dell’epoca. Così facendo Maghi stallieri e Streghe contadine potevano trovarsi a essere Baroni e Baronesse, Conti o Contesse, Duchi o Duchesse dal giorno alla notte. Successivamente la ricerca di Maghi e Streghe fu talmente importante – quasi ossessiva - che si rapirono e Obliarono anche degli individui non consensuali, ossia quelli che non si dimostrarono interessati a fare parte delle Sacre, nemmeno guadagnandoci. Dunque alcuni nati-babbani vennero registrati falsamente negli Alberi Genealogici delle Sacre, figurando come figli dei Capifamiglia e ottenendo così dei documenti fasulli, persino quando c’era una notevole differenza anagrafica da quella dichiarata. Alcuni Capifamiglia si premurarono di appuntare nei Memoriali la vera età biologica dei rapiti, così da non fraintendere una longevità aggiuntiva.

Quando la Nobiltà decadde concettualmente nell’epoca moderna, le Casate mantennero i loro terreni comprandoli dagli Stati nascenti, e in alcuni casi mettendo sotto Imperius i Capi di Stato così da farseli lasciare, quando non volevano pagarli, oppure se i politici non volevano concederglieli per alcune esigenze (ad esempio per estrarre materie prime, o per decisioni logistiche). Così facendo i terreni che un tempo furono ducati, marchesati o contee delle Sacre, nel XX Secolo divennero i terreni delle ville storiche, come ad esempio Villa Malfoy nel Wiltshire, Villa Black nell’Hertfordshire, o Villa Rosier in Cornovaglia.

Vivono col terrore di non tramandare il Cognome: se una Famiglia non ha più esponenti maschili cade nell’oblio, e non può essere recuperata.

I Purosangue Aristocratici inglesi dediti alla Sanctimonia sono: Avery, Black, Bulstrode, Burke, Carrow, Crabbe, Dolohov, Goyle, Gaunt, Greengrass, Lumacorno, Nott, Parkinson, Rosier, Rowle, Selwyn, Travers e Yaxley. I Malfoy e i Lestrange sono anglo-francesi, con doppia cittadinanza

 

I Purosangue moderni

 

Sono i Maghi e le Streghe dal cognome recente.

Discendono da una famiglia che da almeno tre generazioni ha deciso di aderire alla Sanctimonia, sposandosi e accoppiandosi con Maghi e Streghe altrettanto Puri da almeno tre generazioni e sostenitori della Sanctimonia. Non faranno mai parte delle “Sacre”, non possedendo degli Alberi Genealogici storici, né un territorio residenziale.

Non possono proporre matrimoni alle Sacre, pertanto in mancanza di molti cognomi disponibili finiscono per sposarsi fra di loro, imitando le Sacre. Non vivono tuttavia l’ossessione del produrre eredi, e l’idea di non proseguire il cognome non li tange più di tanto. In alcune rare eccezioni dei Capifamiglia Aristocratici hanno accordato dei matrimoni con loro per diluire leggermente la consanguineità, pur essendo una azione giudicata severamente dai conservatori, che non reputano i moderni dei “veri” Purosangue, pur apprezzando la costanza dell’applicazione della Sanctimonia.

Alcuni esempi di Purosangue moderni inglesi sono: Gamp, Gibbon, Macnair, Mulciber, O’Brian, Rookwood, Zabini, Wilkes, Winsor e Jugson


LE TRADIZIONI DELL’ARISTOCRAZIA MAGICA

 

L’Aristocrazia Magica - o “Magi-Aristocrazia” - è unita da usi e costumi condivisi in tutto il mondo, e anche se in ogni Casata possono esserci degli usi e delle ricorrenze particolari si tratta di differenze minime.

L’Aristocrazia va pensata come un “organismo”, e in caso di necessità si coalizza per un fine comune, supportandosi e proteggendosi in maniera tenace ed ermetica. Il mondo esterno viene percepito come una minaccia alla loro identità e libertà.

Il suo stampo è patriarcale, usanza ereditata dall’epoca Nobiliare, e non possiede i canoni di moralità ed etica convenzionali. Spesso non accetta le leggi esterne dei Ministeri della Magia o dei babbani, e non si fa problemi ad infrangerle o raggirarle laddove non le condivida o non gli rechino vantaggio. L’immenso patrimonio accumulato nei secoli – sotto forma di oro, gioielli, pietre preziose, immobili, opere artistiche, terreni e valuta corrente – l’influenza, la vasta rete di amicizie ed agganci li rende pressoché immuni a quasi tutti i contesti e le conseguenze.

Sono ossessionati dall’opinione pubblica e devono sempre apparire perfetti. Sono molto abitudinari e conservatori; sono neofobici, e tranne pochi casi diffidano dell’innovazione


1. La gestione della Casata

 

La Casata è coordinata dal Capofamiglia, figura esclusivamente maschile, il cui giudizio è inappellabile, perché intende fare esclusivamente il bene del proprio Stemma, a qualsiasi costo, 365 giorni l’anno, 24 ore su 24.

Ogni Stemma è unico, con una propria araldica, e non è possibile cambiarlo

 

La Villa storica dello Stemma

 

La Villa storica equivale al quartier generale della Casata.

Possedendo un territorio proprio con al centro la sede padronale, tecnicamente è un Maniero.

Sorge sull’area geografica che un tempo apparteneva alla Famiglia fondatrice sotto forma di concessione del Re, o del rispettivo Governante in base al Paese, e che nei tempi moderni è stato acquistato allo Stato e segnato al Catasto.

Per spartirsi il territorio nazionale una Contea o una Regione ospita soltanto una Villa, pertanto spesso si associa uno Stemma a un’area geografica, ad esempio i Malfoy detengono il Wiltshire, i Rosier la Cornovaglia e i Black l’Hertfordshire.

La Villa non possiede la corrente elettrica, perché il campo magnetico interferisce col Dono Magico, creando cali di tensione e black out, inoltre pizzica fastidiosamente per il Mago o la Strega, talvolta causando emicrania, nausea e irritazione. Se il Mago o la Strega sono costretti a presenziare in un luogo dove è presente l’elettricità occorrono settimane o addirittura mesi per abituarsi, inoltre serve parecchia concentrazione per allinearsi col campo magnetico, riuscendo gradualmente a conviverci. Molti Maghi e Streghe che vogliono o devono vivere nelle aree urbane babbane finiscono per non usare la Magia in casa, per evitare le interferenze.

All’interno della Villa si alterna l’uso della Magia ai metodi ottocenteschi, tra cui l’uso delle candele. L’acqua è corrente e potabile, ed è scaldata con la Magia o col fuoco, non avendo la caldaia. Ci si scalda col camino e la legna, e se non basta si utilizzano delle Meteo-Fatture Attivate dal Capofamiglia. Al contrario, se durante l’estate la temperatura fosse troppo alta o afosa si può Lanciare un Incantesimo Refrigerante che crea un effetto simile al condizionatore.

La Villa include numerosi quadri, affreschi e statue, perlopiù dedicate ai parenti: fin da piccoli i bambini imparano a conoscerli a memoria, poiché l’orgoglio delle origini viene inculcato fin dalla culla. Alcuni quadri sono stati animati magicamente, pertanto sono in grado di muoversi leggermente, e talvolta di parlare

 

La gerarchia famigliare

 

La piramide sociale all’interno della Casata è così formata:

Al di sotto non c’è nessun altro: Servi e Rinnegati non fanno parte della piramide.

Un giovane Aristocratico e una giovane Aristocratica accedono al titolo di “Lord” e “Lady” dopo le Nozze, oppure al compimento dei 30 anni biologici in caso di celibato/nubilato o vedovanza.

 

Il Capofamiglia

 

È il diretto discendente dell’avo fondatore del proprio Stemma. Il suo giudizio è inappellabile, e la sua figura è esclusivamente maschile. Viene incaricato al ruolo dal Capofamiglia precedente, che di solito è il padre, ma può essere anche il nonno, lo zio o il fratello, di solito dal più anziano al più giovane.

Per ereditare il ruolo si deve essere maggiorenni per la legge dei Maghi, ossia al compimento dei 17 anni. Non c’è un’età prestabilita per ereditare il ruolo, ma di solito accade tra i 17 e i 22 anni se il Capofamiglia uscente lo reputa pronto. Il minorenne viene emancipato per legge solo se si tratta dell’ultimo erede maschio che deve assumere il ruolo dal Tutore, o dall’attuale Capofamiglia se malato terminale o in condizioni di urgenza.

La tradizione vorrebbe che il ruolo si ereditasse:

- dopo essere diventati maggiorenni

- dopo aver conseguito il Diploma

- dopo aver affiancato il Capofamiglia in carica per un periodo di gavetta

- dopo essersi sposato

- dopo aver generato il primo figlio, preferibilmente maschio

Considerata l’infertilità dei Purosangue e la penuria di Aristocratiche gli ultimi due punti non sono fondamentali, per quanto apprezzate quando si verificano.

Il passaggio del ruolo si attua con un Rito svolto difronte agli altri Capifamiglia delle Sacre connazionali, che fungono da testimoni. Durante il Rito di passaggio il Capofamiglia uscente offre un oggetto storico al Capofamiglia subentrante: tale oggetto simboleggia il diritto a rappresentare la propria Casata fino ad incaricare a sua volta un altro discendente diretto, quando sarà il momento, solitamente il primo figlio maschio, oppure quello maggiormente portato, o responsabile, in caso di scelta.

Siccome i Malfoy sono stati i primi a inventare l’idea, passandosi di mano in mano il bastone dalla testa di serpente in argento - detto confidenzialmente “Sneaky” – le altre Famiglie li hanno copiati, realizzando ognuna un proprio oggetto unico, che può essere un bastone da passeggio, oppure un anello, una spilla, un ciondolo, un bavero, o un vestito, o un Memoriale bianco, per simboleggiare lo scrivere la propria storia durante il proprio mandato. Nelle occasioni formali il Capofamiglia indossa o porta con sé tale oggetto, così da sottolineare la propria identità e il diritto di rappresentare il proprio Stemma, ad esempio durante matrimoni e funerali.

I compiti del Capofamiglia sono molteplici: protegge la sua Casata a ogni costo da minacce, nemici e oppositori. Mantiene Attiva la Barriera Protettiva che riveste i territori da lui amministrati, ossia quello sul quale era sorto il suo Stemma un millennio prima; tale Barriera respinge gli estranei e blocca le Materializzazioni di coloro che non sono autorizzati ad entrare. Istruisce i figli, specialmente i maschi. Mantiene Attivi anche gli altri Incantesimi nella proprietà che gestisce, e se necessario può prevederne di nuovi. Combina Fidanzamenti e Nozze per i parenti di cui dispone. Rinnega i parenti che si ribellano. Controlla il patrimonio, e se possibile lo accresce con investimenti oculati. Si mostra ogni giorno impeccabile, ricoprendo il ruolo di esempio, soprattutto per i figli e per le altre Casate. Organizza le spese, tagliando quelle non essenziali. Legge tutti i Memoriali dei suoi avi, a costo di metterci anni, per acquisire la completa conoscenza della sua Famiglia. Controlla personalmente le proprietà della Casata. Si impegna per non creare scandali, e per insabbiare quelli che potrebbero travolgere il suo Cognome, o quelli delle altre Casate. Aiuta gli altri Capifamiglia se sono in difficoltà. Gestisce il personale, sia interno che esterno alla Villa, punendo o licenziando coloro che sbagliano e assumendone di nuovi, se necessario.

Al Capofamiglia è vietato viaggiare se non per giusta causa, e non può assentarsi per troppo tempo dalla Villa, poiché si potrebbe avere bisogno di lui.

È un incarico molto stressante, svolto ininterrottamente 365 giorni l’anno fino a che non viene trasmesso al Capofamiglia successivo, in tempistiche ragionevoli.

Se l’erede non si sente pronto, oppure se al Capofamiglia in carica non dispiace mantenere il ruolo, non c’è un’età massima per il Rito di passaggio. Se il Capofamiglia in carica muore improvvisamente o viene Rinnegato, l’erede diretto è obbligato a subentrare. Nel caso due o più parenti litighino per il ruolo, la scelta di chi incaricare è affidata al Capofamiglia dello Stemma natio della moglie (o della madre, in caso di celibato), oppure al Capofamiglia più vicino geneticamente o legalmente ai contendenti. Nel caso il verdetto non sia gradito, tutti i Capifamiglia connazionali si riuniscono e la mettono ai voti, stabilendo il pretendente più affidabile. I casi di litigi sono pochi, poiché mirando innanzitutto al bene della propria Casata sono i membri stessi a cercare l’esponente più meritevole, che di solito è quello che ha affiancato il Capofamiglia uscente per più tempo.

Al termine del Mandato il Capofamiglia lascia il ruolo a un erede diretto, preferibilmente il figlio maschio, o il primo a essere nato oppure quello reputato più affidabile, in caso di scelta. Nel caso non abbia avuto figli maschi, o siano morti, o siano stati Rinnegati, il ruolo può passare a un consanguineo: uno zio, un fratello, un nipote, o alla peggio un cugino, purché abbiano lo stesso Cognome.

 

Il Memoriale

 

È un diario personale che il Capofamiglia compila così da appuntare gli eventi, le impressioni e le confidenze. La frequenza di scrittura può essere giornaliera, settimanale, mensile o annuale, a piacimento. Non ha un formato prestabilito: ogni Casata sceglie una propria dimensione e un numero di pagine a piacimento. Anche i materiali e i colori sono facoltativi.

Non c’è un numero minimo o massimo di pagine da scrivere durante il proprio mandato, purché si lasci ai posteri del materiale utile.

L’oggetto è assolutamente segreto e deve restare ben nascosto, poiché contiene dettagli estremamente personali e in alcuni casi compromettenti. Di solito non si usano alfabeti speciali, tuttavia per precauzione si può Lanciare un Incantesimo di Dissimulazione per fare sembrare le pagine bianche, oppure per camuffarlo come un libro di tutt’altro contenuto.

Al termine del proprio mandato lo si lascia al Capofamiglia successivo, il quale è l’unico a poterlo leggere. A sua volta il nuovo Capofamiglia ne compila uno personale da lasciare al suo erede diretto e sostituto, iniziando a compilarlo dal primo giorno di mandato.

Il Capofamiglia in carica può leggere tutti i Memoriali dei suoi avi: tale attività può richiedere anni, persino decenni, essendo centinaia di volumi accumulati nei secoli. Nel caso dei Malfoy si intende da Childeric III in poi.

Una volta trasmesso il ruolo di Capofamiglia al proprio erede si può continuare a tenere un diario privato, che tuttavia non ha più la valenza di Memoriale e non è obbligatorio.

In passato si era valutato se installare un Pensatoio nella Villa storica, magari nelle Segrete, ma era un oggetto troppo compromettente ed ingombrante per potervi fare affidamento, inoltre rischiava di togliere il senso di responsabilità che una lunga lettura richiedeva, simbolo di sacrificio e dedizione, più lunga e scomoda dell’osservare i ricordi dei propri avi come degli spettatori passivi

 

La Servitù

 

Si può scegliere due tipologie di gestioni: o con gli Elfi Domestici, o con la Servitù umana.

Di solito le Casate le scelgono entrambe, in percentuali diverse, ad esempio dentro la Villa tengono gli Elfi, per una questione di privacy, lasciando agli umani i compiti secondari. Per esempio lasciano che gli Elfi puliscano dentro la residenza e cucinino, per evitare furti, avvelenamenti e occhi indiscreti, lasciando ai Dipendenti umani i lavori meno a contatto coi Padroni, come la manutenzione dell’area verde, le ristrutturazioni, la gestione dei canili, delle stalle. Gli unici Dipendenti che di solito non vengono mai rimpiazzati con gli Elfi sono: il Maggiordomo, l’Autista e il Cocchiere; anche la Balia è necessariamente una Strega Purosangue di rango inferiore.

Ogni Capofamiglia assume un Guaritore di Famiglia, oppure conferma quello che lavorava per loro sotto il precedente Capofamiglia. Tale Guaritore deve essere un Mago Purosangue e deve vantare un ottimo curriculum e di solito lavora soltanto per la Casata che lo assume, promettendo di non divulgare nessuna informazione all’esterno, ad esempio dettagli sulla salute dei Padroni, o dettagli di natura sessuale. Può lavorare per uno solo Stemma anche per tutta la vita, fino alla pensione, venendo remunerato profumatamente. In alcuni casi diventa una specie di confidente, e ricopre il secondo ruolo più importante della Servitù, assieme al Maggiordomo. Non è importante la nazionalità: può anche essere straniero, e non importa la sua età: giovane, maturo o anziano, purché resti sempre all’altezza delle aspettative dello Stemma

 

GESTIONE UMANA

 

È composta solo da Purosangue di rango semplice (es. i Winsor) così da incentivare la produzione di Maghi e Streghe anche fra coloro che non hanno aderito alla Sanctimonia, inoltre è giusto che solo elementi selezionati possano servire dei Padroni Puri. La Servitù umana è stipendiata e gode di alcuni diritti basilari, come malattia, maternità, giorno libero e vacanze, anche senza essere tutelata da un Sindacato. Per questo motivo alcuni Stemmi la reputano troppo limitata e costosa rispetto alla Gestione Elfica.

Se il Capofamiglia lo ritiene necessario può esigere di stringere coi suoi Dipendenti un Voto Infrangibile per evitare che qualcuno possa raccontare i fatti della Casata agli Auror o ai Giornalisti, o muovere qualsiasi tipo di minaccia.

 

GESTIONE ELFICA

 

Gli Elfi Domestici non godono di alcun diritto, perché nessuno gli ha mai spiegato che potrebbero averne; c’è da dire che non sono Creature Magiche molto intelligenti, pertanto probabilmente non capirebbero il discorso. Non percepiscono stipendio, ma per loro scelta, non avendo un concetto di economia; per loro servire una Casata storica è un onore, infatti capita spesso che degli Elfi rimasti privi di un Padrone (poiché morto o caduto in rovina) si presentino ai Capifamiglia per proporsi. Gli Elfi possono essere acquistati in Mercati appositi, dove si possono visionare. I più costosi sono gli Elfi giovani, quelli che non hanno mai avuto un Padrone. Quelli di seconda mano e gli anziani sono più economici, ma nessun Capofamiglia li sceglie se può avere dei giovani, preferendo aspettare e pagare molto di più

 

Gli animali domestici

 

Normalmente dentro casa non si tengono animali, fatta eccezione per i rapaci che si occupano della posta, e che trascorrono la maggior parte del tempo alla Guferia di Famiglia.

Qualcuno tiene dei gatti, ma è facoltativo. Topi, rettili e anfibi di solito non sono considerati igienici. La maggior parte degli Aristocratici sa montare a cavallo e molti hanno una Scuderia personale, che fanno amministrare da un responsabile. Piace molto ricorrere ancora alla carrozza, quando possibile.

La Villa possiede una Security che utilizza dei mastini o altre razze da difesa, i quali talvolta vengono allevati e addestrati direttamente nei terreni dello Stemma. Chi non si alleva i propri cani può acquistarli da una Casata che porta avanti una linea selezionata apposta.

Alcune Ville possiedono anche degli animali ornamentali, ad esempio sono famosi i pavoni albini di Villa Malfoy. Sono molto graditi anche i cigni. Qualche Capofamiglia ha investito in daini, cervi, lepri o uccellagione, che ogni tanto caccia personalmente, magari invitando gli altri Lord per trascorrere un po’ di tempo assieme. Se il tutto si svolge a cavallo ha un fascino particolare, e di solito si risolve con una buona mangiata, dopo che i Cuochi hanno pensato alla selvaggina

 

La morte, il Mausoleo, l’inumazione, il rispetto per gli avi

 

Gli avi fungono da esempio e da guida morale, e spesso li si fa passare come “perfetti”.

La loro commemorazione e il rispetto è insegnata agli Aristocratici fin dalla più tenera età, inculcando il concetto di essere altrettanto perfetti così da essere ricordati con ammirazione dai posteri.

Ogni Villa storica possiede un proprio Mausoleo dove vengono inumati tutti i parenti che condividono lo stesso cognome, o di nascita o di acquisizione, come nel caso della moglie.

Il Mausoleo si mostra come è un’enorme costruzione all’interno della proprietà della Casata, fatta erigere dal fondatore del proprio Stemma. Esso funge come luogo funebre per i parenti stretti, ed è un luogo di grande rispetto.

La disposizione è stata scelta da colui che l’ha fatto erigere: la lontananza dalla Villa, l’orientamento, i materiali e le decorazioni sono soggettive, anche se solitamente è in marmo o granito, con un grande portone frontale che rappresenta l’unico accesso, e si apre con una Parola d’ordine conosciuta dal Capofamiglia. Al suo interno è Attivo un Incantesimo Estensorio che lo rende potenzialmente infinito, anche se questo stanca abbastanza il Capofamiglia che deve mantenerlo Attivo per anni, talvolta decenni, fino al subentro del suo successore. La maggior parte dei Mausolei ha un unico piano terreno, ma se i parenti sono stati numerosi può essere stato scavato un piano inferiore, oppure soppalcato per ottenere un primo piano.

In genere il primo locale incontrato è un atrio spazioso, con al centro un pianale in marmo o granito dopo si può adagiare la salma del defunto. In attesa del funerale il luogo è raffreddato da una Meteo-Fattura. Il parente può attendere la cerimonia dentro la bara oppure no, a scelta del Capofamiglia o del parente maschio che si sta occupando del funerale. Se il defunto non ha parenti maschi in vita ed è celibe, le disposizioni vengono date dal Capofamiglia più vicino a lui geneticamente. Se invece era sposato ma senza figli maschi ci pensa il Capofamiglia della moglie, ormai vedova.

Nell’atrio le finestre sono alte, grandi, disposte ad alcuni metri da terra per evitare le incursioni dei ladri; sono semi oscurate da mosaici o da tendaggi.

Superato l’atrio, il Mausoleo si divide in Sale, dalle più recenti fino alle più antiche. La Sala del Capofamiglia fondatore è la più lontana dall’ingresso, poiché l’Incantesimo Estensorio aggiunge le Sale nuove dietro l’atrio.

Ogni membro maschio della Famiglia acquisisce il diritto di avere una Sala propria nel momento in cui si sposa. Nella Sala viene inumato lui, la moglie e i figli morti ancora celibi o nubili. I figli maschi che si sposano acquistano a loro volta una Sala attigua, che conterrà il suo nucleo famigliare. Se la Lady muore dopo che sono iniziate le pratiche di divorzio o ripudio, la sua salva viene resa al Capofamiglia del suo Stemma natio, che la inuma nel loro Mausoleo, non facendo più parte del nucleo dell’ex marito.

Vale anche per le figlie che perdono il cognome del coniuge, tornando allo Stemma natio se muoiono prima di risposarsi.

Quando il figlio maschio si sposa, il padre Lancia l’Incantesimo Estensorio per regalargli la sua nuova Sala. Se il genitore è morto se ne occupa il Capofamiglia o il parente più prossimo, o al massimo il Tutore. In quella Sala vengono affisse le targhe del beneficiario e della consorte, con nome, cognome e data di nascita. La data di morte viene incisa al termine del funerale, come ultimo atto dopo aver alloggiato la salma nel loculo e averlo sigillato con la lastra.

La salma viene collocata nel suo loculo prestabilito fin dalla nascita, e il corpo viene estratto dalla bara, che a quel punto non serve più. Ormai vuota talvolta essa viene bruciata simbolicamente in un momento di intimità fra i parenti più stretti, di notte, in prossimità del Mausoleo, come a salutare il parente con quell’ultima luce. Altri invece riutilizzeranno la bara per il proprio funerale, abitudine con un accento romantico usata spesso dalla Lady in attesa di raggiungere il coniuge.

Non si viene né imbalsamati né cremati, perché il corpo deve rimanere intatto: la Magia che permea il luogo permette ai corpi di mantenersi per molti decenni prima di corrompersi, ed essendo un luogo freddo, ombreggiato e umido di solito i tessuti si mummificano in maniera naturale. Nel loculo viene alloggiato soltanto il corpo, vestito elegantemente; il parente può chiedere come essere vestito, altrimenti si opta per un completo elegante. Spesso le Lady chiedono di indossare il loro vestito di Nozze, e magari ricreare il bouquet, ordinato apposta.

Prima di quel passaggio, c’è il funerale: normalmente vengono invitati i parenti di tutti i gradi, gli amici e i conoscenti del defunto, ma possono esserci anche cerimonie più intime coi parenti stretti. Per l’occasione viene monatto un palco accanto al Mausoleo, difronte al quale sono disposte le sedie. Tutti possono salire sul palco e salutare il defunto, oppure parlare di lui per tutto il tempo che si desidera; si può dire di tutto, sia cose tristi che cose divertenti, tranne dettagli imbarazzanti o segreti. La bara può essere bianca, castana o nera, ed è collocata accanto al pulpito; si preferisce a coperchio chiuso, per ricordare il defunto com’era. Spesso i presenti parlano guardandola anziché essere rivolti verso il pubblico, rivolgendosi direttamente al morto. Le lacrime sono tollerate, anche per gli uomini.

In genere il funerale si svolge due giorni dopo il decesso, così da premettere agli invitati di liberarsi e presentarsi con poco preavviso. Se necessario per radunare più presenti, si svolge tre giorni dopo. Talvolta invece si svolge il giorno successivo al decesso, se c’è la fretta di inumarlo o se il corpo non è intatto, un problema soprattutto dell’Estate.

La data di morte può essere omaggiata dai posteri, soprattutto quelli più vicini a lui, come i figli e i fratelli.

I bambini della Casata vengono portati al Mausoleo ogni tanto per fare visita ai loro avi: gli viene insegnato a riconoscere le Sale e a riconoscere i nomi dalle targhe. Possono essere accompagnati dal Capofamiglia stesso, o dal padre se i ruoli non coincidono, o dalla madre, dai nonni o da qualsiasi parente abbastanza grande e responsabile per andare in giro con loro.

Qualche Famiglia ha preferito creare una mappa del proprio Mausoleo, in grado di aggiornarsi da sola ogni volta che si aggiunge un Incantesimo Estensorio. Altre invece ne imparano a memoria la disposizione senza aver bisogno del cartaceo.

I parenti Rinnegati – ossia quelli che si ribellano alla Sanctimonia e vengono espulsi dalla Casata - perdono il diritto di essere inumati nel Mausoleo del proprio Cognome, la loro targa viene rimossa e distrutta, e nessuno va al loto funerale, spesso senza nemmeno sapere del decesso, non avendo più contatti con loro e rifiutando la corrispondenza.

È normale che le vedove non mangino, non parlino e non svolgano nessuna attività per un periodo, vestendo interamente di nero; possono portare un velo nero sul viso, anche nascondendolo. Fino a un anno di tempo gli viene concessa la malinconia, il pianto, l’isolamento e l’inappetenza, poi gradualmente si cerca di reinserirle, soprattutto se sono fertili. Possono contare sulle altre Lady, nonché sui Capifamiglia della Casata natia e della Casata coniugale, ma per il primo anno di lutto nessuno le disturba se non sono loro a farsi avanti. In caso di suicidio, viene rispettato. Si cerca di impedirlo se la Lady è pregiata, ma se preferisce seguire il marito nella morte viene comunque rispettato.

Gli Aristocratici non possiedono il concetto della donazione degli organi, volendo essere seppelliti coi propri organi, inoltre reputano che il loro sangue sia troppo prezioso per essere donato ad altri. Potrebbero tuttalpiù valutare l’ipotesi di offrirlo a un loro consimile, se fosse necessario, ma in genere i loro valori sono talmente sfasati dall’anemia o da altre tare che a quel punto conviene optare per una trasfusione normale

 

I dissidi fra le Casate

 

I casi in cui due o più Stemmi discutono pesantemente sono davvero rari.

* Violenza: può capitare che una Lady si trovi stuprata da un parente del marito o del Fidanzato, soprattutto nei primi tempi in cui ha raggiunto la Villa del nuovo compagno, dove dovrà vivere, rappresentando una tentazione per i residenti maschi. Se il partner non accetta di proteggerla, giustificando le pulsioni del parente, la Lady può chiedere aiuto al Capofamiglia dello Stemma natio. Se i due Capifamiglia non si accordano per la sicurezza della Strega - interrompendo immediatamente le violenze, punendo o/e allontanando il parente accusato - l’alleanza si può spezzare. In tal caso si annullano le Nozze, oppure si costringe il divorzio, e la Strega viene affidata a un’altra alleanza.

* Frode: nel caso uno Stemma truffi un altro, oppure chieda dei favori senza poi renderli.

* Offesa: nel caso uno Stemma critichi o derida in pubblico un altro Stemma, senza giustificato motivo, oppure più del necessario

La gravità varia in base al contesto e all’atteggiamento di colui o coloro che hanno sbagliato.

A prescindere dalle motivazioni, quando due Stemmi si inimicano la faccenda può durare per svariate generazioni, evitando di frequentare gli stessi posti o le stesse persone, oppure non rivolgendosi la parola. Gli Stemmi in conflitto non sono obbligati a rappacificarsi, tuttavia nel caso persistano degli screzi gli altri Capifamiglia – solitamente dello stesso Paese - si riuniscono nel tentativo di fargli cambiare idea, o di rivedere la situazione, sperando di smorzare la testardaggine e l’orgoglio dei litiganti, offrendo consigli e soluzioni.

La situazione di attrito permane finchè un parente o un discendente prova a fare ammenda, capendo l’errore del parente o degli avi, oppure preferendo non mantenere il clima di tensione che non giova a nessuno, direttamente e indirettamente.

La ammenda offerta deve essere proporzionata. Se idonea deve accettata dallo Stemma offeso, poiché l’Aristocrazia deve restare coesa; d’altronde mantenere uno screzio nonostante i tentativi di passarci sopra è visto come un gesto puerile. La ammenda può essere offerta sotto forma matrimoniale, oppure dando qualche bene materiale allo Stemma offeso, ad esempio opere d’arte, mobilia pregiata, gioielli, metalli preziosi, cessioni di Ditte o azioni. Di solito la forma matrimoniale è la più apprezzata, poiché stabilisce una nuova frequentazione.

Se invece l’atteggiamento dello Stemma in errore rimane testardo o strafottente, insensibile agli interventi e ai consigli degli altri Capifamiglia, l’intera Aristocrazia può prendere le distanze e abbandonarlo al proprio destino. Talvolta questo porta all’Oblio la Casata esclusa

 

La caduta in disgrazia

 

È molto raro che l’Aristocrazia non si coalizzi per aiutare uno Stemma in difficoltà, sia a livello economico che a livello psicologico. Se ciò accade è perché la Casata in questione si è macchiato di qualche scandalo, venendo allontanata e ignorata, oppure era troppo orgogliosa per accettare di essere aiutata, preferendo l’indigenza o persino l’oblio piuttosto che sentirsi in debito. Nei casi più gravi la colpa è di un pessimo Capofamiglia, che rischia di vanificare secoli di rapporti con un atteggiamento negativo o inaccettabile


L’oblio

 

L’oblio è la più grande paura dell’Aristocrazia. L’infausta possibilità di non riuscire a tramandare la propria identità è attanagliante, soprattutto per il Capofamiglia, che ha la responsabilità - nonché l’obbligo - di proteggere il proprio Stemma a ogni costo e senza riserve. Anche se la loro discendenza genetica sopravvive indirettamente attraverso i nipoti e cugini generati dalle varie alleanze, essi ormai hanno acquisito il Cognome di un’altra Casata. Nel caso uno Stemma cada nell’oblio l’eredità viene spartita fra i parenti delle varie alleanze, a cominciare dal grado più vicino, ossia figlie, nipoti e cugini 


2. La sfera personale

 

L’aspetto esteriore

 

Gli Aristocratici sono ossessionati dall’opinione altrui, soprattutto dei loro consimili, pertanto non rinunciano mai all’aura di perfezione. L’abbigliamento è tradizionale, con una spiccata preferenza per lo stile del 1800 e dell’epoca vittoriana. I più conservatori indossano degli outfit addirittura medievali, ma soltanto in casa propria o nei Ricevimenti con gli altri Aristocratici.

Ogni Casata possiede uno Stemma, avendo mantenuto l’araldica dai tempi della Nobiltà: può esserci una predilezione di colori negli abiti e negli arredi casalinghi se sono stati usati nello Stemma di Famiglia. Per esempio i Malfoy utilizzano il verde e il nero, pur amando anche il bianco, simbolo della Purezza, seppur non indossato in pubblico essendo poco severo. Se lo Stemma include un animale, esso diventa il tema di dipinti, arazzi, gioielli o altri richiami.  

I tessuti più utilizzati sono il velluto, il damasco, la seta, il lino e il cotone, di solito stratificati. Pellicce e inserti in pelo sono molto graditi, soprattutto di visone, ermellino e volpe.

Fin da bambini si impara ad abbinare i tessuti ed i colori, che hanno una grande valenza simbolica, dividendosi in contesti famigliari (fra parenti, di nascita o acquisiti), contesti intimi (in presenza degli amici) e contesti pubblici (all’esterno della Villa, dei parenti e degli amici, ossia il momento più delicato per la reputazione).

L’uso dei pantaloni è vietato alle Streghe, soprattutto in pubblico, venendo tollerato in rarissime occasioni, come l’equitazione o alcune pratiche scolastiche, come il Quidditch. Le gonne sopra il ginocchio sono considerate scandalose, ed è preferibile se la pelle della gamba è coperta con la calzamaglia o le parigine.

Agli uomini invece sono vietate le gonne aderenti o gli abiti equivoci. Entrambi possono portare delle tuniche o dei completi tradizionali o etnici, purché decorosi. Gli abiti tradizionali dei Maghi non includono la cravatta, tuttavia i Lord possono indossarle durante le occasioni dove sono presenti i babbani, per essere eleganti alla maniera moderna.

Le scarpe escludono un tacco volgare. Gli stivali sono ambosessi.

L’uso di gioielli è abbondante, anche in casa, potendo usare i metalli, le pietre preziose e le perle che si preferiscono fra quelli a disposizione nei cassetti e nei portagioie.

I capelli corti sono tollerati corti solo per i maschi, mentre i capelli lunghi sono ambosessi.

Non si fa uso di tinte chimiche per i capelli: il passaggio a brizzolato e canuto è considerato normale per entrambi i sessi, anzi, è simbolo di saggezza. Alcune Streghe di mezza età possono usare l’henné o l’Incantesimo Colovaria se gradiscono mantenere il colore per qualche tempo, ma di solito li si lascia sbiadire in maniera neurale.

L’uso dei trucchi è consentito, purché di colori e dosaggi dignitosi, ad esempio l’ombretto, lo smalto per le unghie e il rossetto. Solo le donne possono truccarsi, fatta eccezione delle feste in maschera e altre occasioni goliardiche, dove può esserci qualche eccezione, purché non si crei promiscuità o travestitismo

 

LA VESTIZIONE

 

La vestizione si svolge di mattina, dopo il bagno e prima della colazione.

È una pratica lunga, senza fretta, sia per i Maghi che per le Streghe. Si svolge di solito in un locale apposta, diviso in maschile e femminile, dove sono contenuti gli armadi coi vestiti, coi decori i gioielli e le suppellettili.

Il Mago può avere un Cameriere personale, maschio, oppure può prepararsi assieme al padre, al fratello, al figlio o al nipote. In alcuni casi può utilizzare il Maggiordomo, il quale utilizza quel tempo per aggiornare il Padrone - o i Padroni - sullo stato della Servitù o sugli ultimi eventi. Non c’è un tabù sulla nudità in questo caso, purché non generi pensieri impropri.

Anche la Strega può avere una Cameriera personale, esclusivamente femmina: siccome la madre, la sorella e le altre parenti natie non vivono nella Villa del marito (possono trascorrervi dei periodi, soprattutto se la Lady è incinta, ma non sono residenti fissi) si può incaricare una Serva a seguire esclusivamente la Padrona. Dopo il parto, volendo la stessa Serva può fare anche da Balia, altrimenti si incarica un’altra Strega per dividere i compiti; è una delle poche cose su cui la Lady ha potere decisionale.

Gli Elfi Domestici non sono degni di aiutare i Padroni in un momento tanto intimo

 

La Bacchetta

 

È uno strumento indispensabile per qualsiasi Mago o Strega poiché Incanala il Dono Magico. Pochi Maghi sanno gestire gli Incantesimi non-verbali, pertanto la Bacchetta risulta inseparabile, fino alla morte.

Si può ricevere in regalo o in eredità, e di solito ne si fa realizzare una su misura da un Fabbricante specializzato, come Ollivander. Può essere realizzata con moltissime combinazioni di legni, lunghezze, colori, decori e consistenze. Il Nucleo è estremamente soggettivo, e suggerisce la personalità del suo detentore.

Una Bacchetta personalizzata, ossia fatta realizzare apposta con un legno e un Nucleo importanti per il suo detentore, è molto più potente rispetto a una preconfezionata, scegliendola fra le tante proposte e realizzate dai Fabbricanti, poiché fra i due c’è un legame speciale fin dall’inizio.

Siccome essa dimostra di possedere il Dono, per gli Aristocratici rappresenta un vero e proprio vanto: la tengono come uno strumento inestimabile, perchè rappresenta la loro identità Magica. La portano sempre con loro, ovunque vanno, persino dentro casa, lasciandola al massimo sul comodino quando dormono o sul pianale del bagno quando sono nei momenti di relax, ma comunque gli è sempre accanto o addosso.

Di solito essa viene inumata assieme al proprietario, accompagnandolo nel loculo del Mausoleo e restandogli accanto per sempre, ma in altri casi può decidere di lasciarla usare dai suoi parenti o eredi. Ad esempio non è infrequente che i nipoti adottino le Bacchette dei nonni, usandole per esercitarsi col Dono appena si manifesta, intorno ai 6 anni, così da non doverne comprare una esterna, perlomeno non prima di andare a Scuola. Se il bambino vuole può tenerla, altrimenti appena inizia gli studi può decidere se adagiarla nel loculo del parente che gliel’ha prestata prima di morire, oppure ha dato disposizione di lasciarla ai posteri anche senza aver fatto in tempo a conoscerli.

Lesionare o perdere una Bacchetta è un gesto terribile: se accade, il Mago o la Strega si sentono tremendamente in colpa. Anche se possono comprarne un'altra, ogni esemplare è unico al mondo, pertanto capiscono il danno causato e la reputano una dolorosa lezione di vita, cercando di non ripeterla mai più e facendo più attenzione

 

La spiritualità

 

Gli Aristocratici suppongono di essere “divini”, in un certo senso: il possedere, controllare e trasmettere geneticamente il Dono Magico infonde un senso di una superiorità detto “Divus”, tuttavia oggettivamente sono atei.

Non praticano nessuna religione, poiché non hanno delle risposte certe: nonostante il concetto astratto di “Divus”, che esprime una semplice ed oggettiva condizione di potenza, non hanno mai dato un nome a una qualche Entità per spiegare o giustificare la loro condizione privilegiata. Non sanno chi sia stato il primo Mago o la prima Strega al mondo, e non sanno perché prima del 700 d.C. quasi nessun Paese al mondo abbia preso coscienza del Dono, decidendo di allontanarsi dai babbani per fondare le Sacre.

Le Sacre si sono infatti formate spontaneamente, parlandosi fra loro e decidendo di fondare una elite, ma non hanno avuto un Messia venuto a radunarle o a spiegare loro cosa fare, o a reclamare dei titoli precisi. La Sanctimonia è un insieme di regole e tradizioni stabilite da tutti i Capifamiglia fondatori, in comune accordo e per il bene della loro nuova Classe, ma nonostante la consapevolezza Magica non saprebbero chi ringraziare per tale situazione. Per loro e genetica, e non potendo dimostrare da chi discendono precisamente preferiscono non inciampare in miti e fantasie irrealistici.

La paura suscitata dalle religioni dei babbani – alla costante ricerca di qualcuno da venerare fino al fanatismo, oppure da incolpare per qualsiasi cosa – ha fatto sì che non sviluppassero nessuna corrente o filosofia teologica. La Sanctimonia è infatti una filosofia culturale, ma non viene considerata “dettata o mandata da una particolare Divinità”: è l’insieme delle pratiche che consentono al Dono Magico di essere compreso, incanalato e trasmesso alle generazioni successivo. L’infrangere le sue leggi porta al Rinnegamento, ma questo non causa punizioni divine: il Rinnegato non va all’Inferno, così come se un Mago o una Strega che conducono una vita virtuosa non vanno in Paradiso. Sono concetti a loro sconosciuti, perchè non credono in un Aldilà cosciente, localizzabile o descrivibile. Reputano che la morte sia una condizione inerte, e che i deceduti non comunichino coi vivi. Tollerano alcuni concetti romantici come i sogni premonitori o la visione degli avi in sogno, ma vengono considerati come qualcosa di soggettivo, o al massimo di misterioso, frutto perlopiù del condizionamento o del rifiuto del lutto. È inoltre inconcepibile per loro l’uso di luoghi di Culto. Che la Magia si manifesti con più intensità in alcuni luoghi del mondo è vero, in passato proprio lì sono sorti gli Istituti di Magia, come Hogwarts, Durmstrang e Arx Tenebrarum, ma nessun Dio ha comunicato direttamente coi Maghi e con le Streghe, avvalorando l’idea che sia solo la suggestione dei babbani, forse per un antico strascico del Dono Magico che hanno perso secoli prima con accoppiamenti sbagliati e una vita dissoluta, e la ricerca di una Divinità o del Soprannaturale gli rievochi qualcosa che non fa più parte di loro.

Agli Aristocratici non viene vietata l’adesione a una fede religiosa, semplicemente per loro non avrebbe senso venerare qualcosa di astratto che non fa parte della loro cultura e della loro percezione, e che oltretutto viene idolatrato dagli indegni, soprattutto dai babbani che li hanno perseguitati, torturati e uccisi, in particolare durante l’epoca inquisitoria. Questa convinzione è radicata dal fatto che spesso sono solo i Sanguemarci e i Mezzosangue ad avere una fede religiosa, ereditata dal genitore babbano o dai nonni.

Potrebbero esserci degli Aristocratici che sviluppano una qualche spiritualità - soprattutto le Lady dopo aver perso delle gravidanze, o dei bambini - senza dare un nome o una definizione alle proprie sensazioni, e non per questo verrebbero giudicati, purché la reputino una cosa intima e non ne facciano troppo parola in pubblico.

Non hanno risposte concrete neppure sulla manifestazione dei Fantasmi, ma indubbiamente occorrono luoghi di grandissima manifestazione Magica, come nel raro caso di Hogwarts. Il fatto che nessun Fantasma abbia mai menzionato l’Aldilà come luogo astrale o percettivo avvalora l’idea che non vi sia nulla, come uno stato di incoscienza dal quale non si può tornare: o Fantasmi o nulla, solo se si muore in particolari aree del mondo.

Alcuni Aristocratici sono scaramantici, ma questo non dipende da fattori sovrannaturali: spesso è solo una sensazione e non ci danno troppo peso.

Non avendo un Credo non bestemmiano, al massimo imprecano senza troppa volgarità. Per le esclamazioni di sorpresa o disappunto possono optare per qualcosa di classico, ad esempio “Per Giove” o “Per Diana”

 

L’omicidio

 

* Per i Lord è condannato se uno Stemma viene gravemente offeso: di solito si organizza un duello - preferibilmente Magico, oppure con la spada tradizionale - e si ha il diritto di sfidarsi fino all’ultimo sangue.

* Per le Lady è condannato se la Strega è fertile, obbediente e fedele.

* Per i bambini è condannato se sono sani. Nel 1888 d.C. i Capifamiglia di tutto il mondo hanno deliberato il divieto di abbattere le bambine, poiché ritenute utili per le alleanze.

Non interessa a nessuno dei Servi, dei Bastardi, dei Rinnegati, dei Servi, dei babbani e di tutti coloro che non appartengono al loro rango, pertanto viene giustificata qualsiasi azione che infrange la legge dei babbani e dei Ministeri, ma che non viola i precetti della Sanctimonia.

Si possono abbattere: figli e parenti disabili e ribelli, mogli infedeli, Servi incompetenti. Sulle Lady infertili si valuta il contesto, soprattutto in base al pregio dello Stemma e all’età.

Se uno Stemma avesse un problema agli occhi della legge esterna – che ovviamente loro non sostengo – farebbero braccio per sostenere la Casata in difficoltà, fino ad arrivare alla falsa testimonianza, alla compromissione delle prove, e a minacciare o mettere sotto Imperius i responsabili alle indagini. In particolare fra i Capifamiglia può esserci una coesione fortissima, che dura per tutta la vita. Chi ne tocca uno li tocca tutti, letteralmente

 

Il suicidio

 

È una soluzione tollerata, e persino consigliata per togliersi da una situazione di impiccio, come una grave malattia, uno scandalo o un divorzio.

Il metodo più usato per togliersi la vita è il ‘Pax Aeterna’, un potente veleno incolore, inodore e insapore ricavato dalla polvere di Yuctan. Il Pax Aeterna è proibito dai Ministeri della Magia di tutto il mondo, essendo letale a bassissimi dosaggi e impossibile da rilevare nelle autopsie, simulando un collasso generico dell’organismo senza nessuna contrazione o lesione interna o esterna. Agisce in pochi istanti, non può essere percepito dalla vittima e non esiste un antidoto. È talmente letale che basta il contatto epidermico, pertanto può essere usato anche per compiere degli omicidi. In caso di necessità gli Aristocratici lo bevono, usandolo come eutanasia e ottenendo un trapasso sereno, pulito, indolore ed immediato.

Non sono molto gettonati i suicidi più punitivi, come il gettarsi da altezze, l’impiccagione, l’utilizzo di altri veleni, o il Lanciarsi un ‘Avada Kedavra’ da soli, puntandosi la Bacchetta alla testa come se fosse una pistola.

Sono frequenti i suicidi delle vedove, soprattutto quelle che avevano avuto la fortuna di andare d’accordo col marito, o che avevano trascorso insieme talmente tanti anni da non immaginare una vita diversa, perchè talvolta l’abitudine è forte come l’amore, seppur diversa 


3. La quotidianità

 

Cibi e bevande

 

Non esistono cibi o bevande proibiti: mangiano qualsiasi alimento o sostanza commestibile.

In genere agli Aristocratici piace degustare la cucina del proprio Paese, tuttavia non disdegnano i menù offerti dai parenti all’estero, oppure presenti a Gala, purché di qualità.

Il 90% delle ricette sono condivise coi babbani, perché non esistono abbastanza ingredienti Magici commestibili per creare un libro di ricette indipendente.

Se si trovano fuori casa possono mangiare nei Ristoranti, anche babbani, purché lussuosi.

Amano in particolare il tè, di cui sono grandi bevitori ed intenditori.

Certe Casate preferiscono avere Cuoche Streghe o Cuochi Maghi, reputandoli più sensibili e raffinati degli Elfi Domestici, troppo miserevoli per nutrire i loro Padroni, compito estremamente simbolico. Tale credenza in realtà è soggettiva, poiché un Elfo Domestico adeguatamente preparato è un ottimo Cuoco, non meno di un umano.

La disposizione dei piatti e delle posate è come quello del galateo babbano, essendo nato nel contesto nobiliare. Sono preferite le porcellane per i piatti e per le tazze, i cristalli per i calici, e l’argento per le posate. La cura e l’igiene delle stoviglie è maniacale.

Il servizio delle portate segue lo schema classico umano: antipasti, primi, secondi, contorni, sfizio (es. formaggi), dolci e frutta, bevande.

I vini sono pregiati, sia rossi che bianchi. L’acqua è obbligatoria per le Streghe nubili e per i bambini; le Streghe sposate possono consumare un po’ di vino, con moderazione, se non gravide. Il caffè non è amato da tutti gli Aristocratici, preferendo il tè e la Pozione Corroborante, uno stimolante simile al caffè.

Sono molto rari gli Aristocratici vegetariani, e se lo fanno è una questione di sapore, non ideologica; sono visti come una stravaganza, pertanto cercando di nascondere questa scelta. Il veganesimo non esiste come concetto perché gli animali sono considerati come dei beni, o degli oggetti, non come forme di vita senzienti.

Durante i pasti non si chiacchiera: lo si fa o in attesa degli antipasti, o tra una portata e l’altra, o – meglio ancora – dopo che la tavola è stata sparecchiata dai Servi.

Si preferiscono i tavoli rettangolari e ovali a quelli quadrati o rotondi, così da identificare il capotavola, dove si siede il Capofamiglia. L’altro capo del tavolo può essere lasciato vuoto, oppure può sedersi il primo figlio maschio a essere nato; non si tiene l’ordine di nascita delle figlie. In caso di ricevimento si siede il Capofamiglia ospite, oppure nel caso siano presenti più Capifamiglia vi si siede quello più anziano anagraficamente.

 

I passatempi

 

Sono piuttosto tradizionali, e all’incirca uguali per l’Aristocrazia di tutto il mondo.

Le attività ambisse sono: la lettura, svolta soprattutto nella Biblioteca della Villa - suonare uno strumento musicale, primo fra tutti il pianoforte. Possono essere valutati anche gli strumenti classici, come il violino, la viola e l’arpa - esercitarsi con la Bacchetta e gli Incantesimi – ballare - dipingere e disegnare imparare nuove lingue - giocare a scacchi - praticare l’equitazione, soprattutto montando in Alta Scuola, anche se qualche conservatore lo reputa disdicevole per le Lady – il Pozionismo.

Dei passatempi alternativi possono essere il canto o la danza classica.

L’uncinetto, il ricamo e le pratiche ludiche tessili sono riservati alle donne. Qualcuna tiene un giardinetto privato con dei fiori, di solito in prossimità della Villa per non allontanarsi troppo, purché non diventi un passatempo stancante o sporchevole.

La scherma e la caccia sono riservate agli uomini.

Anche il viaggiare è riservato ai Maghi, tuttavia non deve essere vista come una perdita di tempo; ad esempio si possono visionare opere d’arte da acquistare, Ditte da acquistare o investimenti interessanti. Si organizzano dei viaggi di tutta la famiglia quasi solo per andare a trovare i parenti all’estero, se la Famiglia ne possiede (di solito sì, anche solo qualche cugino di terzo o quarto grado, che comunque è considerato parte della Casata anche se possiede un cognome diverso).

Non si praticano attività umili come il cucinare, il lavare o lo stirare. Sono disprezzati gli sport sporchevoli e violenti, come il pugilato e la pesca, a parte il Quidditch, essendo l’unico sport del Popolo Magico arrivato invariato fino al XX Secolo. I giovani Aristocratici possono quindi giocare a Quidditch, perlopiù a Scuola, purché si limitino le attività rischiose, soprattutto per quanto riguarda le Lady e il futuro Capofamiglia.

Possono essere valutati dei giochi da tavola, purché non troppo umili o babbani.

 

Le festività

 

Compleanni e ricorrenze sono festeggiate con entusiasmo: agli Aristocratici piace riunirsi, cercano ogni pretesto per aggiornarsi e vedersi, sia per consolidare le relazioni sociali che per spezzare la noia. Fare regali è facoltativo. Essendo atei non festeggiano il Natale o la Pasqua, tuttavia li usano come periodi del calendario babbano per intendersi

 

Il lavoro

 

Tecnicamente gli Aristocratici non lavorano, non nel senso di guadagnarsi da vivere.

Si tengono impegnati comprando e gestendo Ditte, azioni, metalli preziosi e pietre, o svolgendo attività per il semplice piacere di avere molti dipendenti, aumentare il patrimonio famigliare e avere qualcosa di cui parlare con gli altri Aristocratici, ad esempio durante i ricevimenti. Qualcuno si da alla politica, altri ancora diventano i Governatori della loro Contea, altri ancora lavorano come Ambasciatori o Consoli, altri ancora si candidano come Presidi per gli Istituti di Magia. Nonostante la loro vita agiata, la noia causata dal benessere li porta a fare soldi molto più che a spenderne, anzi, sono piuttosto parsimoniosi nella quotidianità. Ricoprire dei ruoli di imprenditoria, politica o altri settori socialmente importanti fa si che gli eredi li ammirino e le Lady si vantino con le amiche e le parenti, fiere della loro influenza. Essere ricchi non basta: bisogna conquistare e mantenere un riconoscimento e un pregio, che infondo non gli dispiace perché li tiene impegnati. Anche per questo la maggior patte dei Lord impara diverse lingue, anche 3, 4 o 5, preferendo studiarle piuttosto che ricorrere a un interprete o all’Incantesimo Traduttivo, spesso impreciso, inoltre impossibile da Attivare in presenza dei babbani


Il rapporto coi babbani

 

Nonostante il disprezzo e la convinzione che si tratta di esseri inferiori, i babbani sono numericamente troppi per poter essere contrastati. Fin dove possono gli Aristocratici li ignorano, mentre nelle occasioni lavorative fuori dalla Villa si possono creare delle tolleranze che col tempo possono sfociare quasi nell’amicizia, ad esempio nel caso di Governatori, Politici, Imprenditori e persone altolocate, che a loro volta si sentono superiori alla media dei babbani. Pur non considerandoli “intimi”, possono esserci casi in cui gli Aristocratici possono chiacchierare e mangiare cordialmente in compagnia di questa gente priva del Dono, ma sono occasioni reputate eccezionali, o di necessità, e comunque non sono un vanto.

In tutti gli altri casi i babbani restano invisibili per loro, disprezzandoli e tenendo le distanze. C’è persino una sensazione di timore nei loro confronti, non avendo scordato la persecuzione dell’Inquisizione e le centinaia di Maghi e Streghe uccisi, torturati o costretti a esibirsi in spettacoli di Magia come fenomeni da baraccone, nei secoli precedenti. Gli Aristocratici non dimenticano, perché e nuove generazioni apprendono dagli adulti e dagli avi, pertanto se si legano una cosa al dito è per sempre, sia nel rancore che nella riconoscenza.

Continuano a sperare di tornare ai tempi d’oro della Nobiltà, quando la loro era la Classe dominante e i babbani erano dei sottoposti alla loro mercé


4. Le parentele e i legami

 

Il Fidanzamento

 

Il Fidanzamento è l’arco di tempo che intercorre tra la comunicazione di una nuova coppia e il matrimonio. Viene annunciato con un Ricevimento Propiziatorio dove i due Capifamiglia - paterno e materno - annunciano l’inizio del Fidanzamento. Convenzionalmente lo annuncia il Capofamiglia paterno, oppure il Capofamiglia più anziano dei due, ma non c’è nessuna regola precisa su chi debba parlare per primo, né su quanti giorni debbano intercorrere fra l’accordo  in privato e la comunicazione agli altri Aristocratici.  

In quel lasso di tempo i due interessati non ricevono offerte di matrimonio, per rispetto.

Il Fidanzamento in genere concede il tempo per finire gli studi, Diplomarsi e accertarsi che entrambi i candidati siano fertili: normalmente all’arrivo della gravidanza si convola a Nozze.

Di solito il segnale fisico del Fidanzamento è rappresentato da un anello portato all’anulare destro, oppure appeso al collo con una catenina.

Il Fidanzato è detto “Promesso”, e la Fidanzata è detta “Promessa”.

Nel caso la coppia non dovesse funzionare, per qualche ragione, l’alleanza può essere mantenuta proponendo un altro parente disponibile, dello stesso Cognome.

Non c’è un’età minima per Fidanzare due candidati: possono essere scelti anche dei bambini, o addirittura dei neonati. In alcuni casi una minorenne viene mandata a vivere nella casa del suo Fidanzato, e lì vi abita in attesa del matrimonio; è una pratica utilizzata soprattutto per le alleanze all’estero, affinché i due candidati imparino la lingua reciproca.

A volte tale pratica ha dato origine ad abusi. La pedofilia eterosessuale non è culturalmente condannata nell’Aristocrazia, purché non si deflori e non si lesioni una Strega dalla buona linea di sangue, a meno che non sia una figlia legale ma indesiderata; in quel caso il Fidanzato o il Tutore sono liberi di fare di lei ciò che vogliono, non essendo protetta e controllata dal padre o da chi dovrebbe esigere un certo comportamento dalla Famiglia che la ospita. In passato ci sono stati casi di omicidio e di suicidio, seppur rari. Oggigiorno le Aristocratiche sono talmente rare da tenerle con cura

 

Il matrimonio

 

Esso sancisce l’alleanza fra i due Stemmi, e teoricamente costituisce un vincolo fino alla morte, esclusi i rari casi di ripudio, divorzio, interdizione, annullamento o Rinnegamento.

I matrimoni sono perlopiù combinati, talvolta fin dalla nascita o dalla più tenera età: il giovane Mago e la giovane Strega lo sanno e sono addestrati a non discutere la decisione del rispettivo Capofamiglia, che ha scelto il coniuge più interessante. L’amore non è importante, anzi, spesso viene ridicolizzato come elemento romantico e puerile.

I matrimoni possono essere celebrati in qualsiasi momento dell’anno, e sono eventi molto sfarzosi: vengono invitano tutti i parenti e gli amici di Famiglia, e talvolta anche degli esponenti di spicco, inclusi alcuni politici. Sono talmente rari ed eclatanti da finire dei Giornali Magici del proprio Paese, e talvolta persino su quelli stranieri.

Normalmente vengono celebrati nel giardino della Villa storica dello Stemma, oppure nella residenza della coppia. Essendo atei non usano luoghi di culto.

La moglie si trasferisce sempre alla residenza del marito, e non perde il cognome natio: viene aggiunta la dicitura “in”, ad esempio la madre di Abraxas Malfoy è Claire Delacroix in Malfoy, non Claire Malfoy, questo per omaggiare la sua linea di sangue.

Consultando gli Alberi Genealogici storici, l’età media matrimoniale va dai 18 ai 22 anni, ma in caso di necessità si può contrarre anche a 17 anni, ossia alla maggiore età per la legge dei Maghi. I minorenni vengono emancipati per sposarsi solo in caso di gravidanza, per dare al bambino il cognome paterno, altrimenti prenderebbe quello materno.

Durante il Fidanzamento, se i due Capifamiglia concordano si può attendere la gravidanza della Strega prima di procedere con le Nozze, così da essere sicuri della fertilità di entrambi. Al manifestarsi della gestazione i due Fidanzati convolano alle Nozze entro un mese, o comunque prima del parto.

Dopo una certa età diventa imbarazzante avere un figlio celibe o una figlia nubile, pertanto è preferibile Fidanzarli, anche come attesa temporanea.

È preferibile che il marito sia anagraficamente più grande della moglie. Il marito può avere qualsiasi divario di età della moglie, anche decenni.

Il matrimonio può essere spezzato in diversi modi:

- Per la morte del coniuge, che rappresenta circa l’80% dei casi

- Per annullamento, che rappresenta circa il 10% dei casi

- Per interdizione, se il coniuge è colpito da una grave infermità. Oppure se è stato arrestato e subisce una reclusione di molti anni, o addirittura l’ergastolo, il che è estremamente raro

- Per divorzio

- Per ripudio

- Per Rinnegamento

Le fattispecie all’infuori del decesso e dell’interdizione per malattia rappresentano il restante 10% dei casi generali, che possono essere considerate eccezioni. Fin dove possibile gli Aristocratici sono monogami per tutta la vita, con o senza amore, con o senza fedeltà, ma in generale la loro cultura reputa il vincolo matrimoniale “per sempre”, e ciò che lo spezza è un dispiacere e/o un disonore per entrambi gli Stemmi.

Il matrimonio non ha la condivisione dei beni. Il patrimonio è gestito dal Capofamiglia, che non sempre coincide col marito; ogni Lord possiede una rendita famigliare della quale può usufruire senza dare troppe giustificazioni al Capofamiglia. Le Aristocratiche invece non hanno dei soldi propri, nemmeno la moglie: possono chiederne per fare shopping, ad esempio acquistare vestiti, gioielli e materiale per i figli, talvolta durante intere uscite di famiglia, dove possono aggregarsi anche parenti ed amici, ad esempio per andare a Diagon Alley

 

L’annullamento del vincolo

 

Normalmente si richiede l’annullamento:

- In caso di infertilità della Strega, se entro un lasso di tempo non ha concepito neppure una volta (con o senza risoluzione del parto) e se si teme che non riesca nemmeno in futuro. Anche se è più raro, anche il Mago può essere sospettato di infertilità, soprattutto se è anziano o malato, ma tendenzialmente la colpa viene attribuita alla Strega

- In caso di arresto con condanna prolungata o definitiva. In tal caso non avrebbe senso vincolare il Lord o la Lady per anni, negandole la possibilità di riprodursi e di portare avanti la Casata e la linea di sangue normalmente

Se il contesto lo permette si può chiedere al Giudice della propria Contea di annullare il matrimonio sostenendo che esso non sia stato consumato, ma per riuscirci non deve essere intercorso troppo tempo dalle Nozze alla presentazione della domanda. Di solito ingaggiando un buon avvocato si riesce a trovare qualche opzione

 

Il divorzio

 

È un atto di disonore per entrambi gli Stemmi. È concesso quando un Lord ammette di avere sbagliato (es. in caso di scandalo o adulterio), oppure se vuole risposarsi con una Lady diversa. È un atto talmente sconsigliato che spesso si preferisce ricorrere al suicidio di uno dei due partner: del marito in caso di vecchiaia o malattia, oppure della Lady in caso di infertilità o scandalo. Esiste addirittura il proverbio: “meglio vedovo/a che divorziato/a”, per sottolineare il disprezzo che l’Aristocrazia riserva all’atto divorzistico

Se si vuole mantenere la stessa alleanza precedente ci si può risposare con un parente dello stesso Stemma, celibe, nubile o vedovo, il che può parzialmente compensare l’onta del divorzio poiché le due Casate mantengono comunque i rapporti, a prescindere da chi li consuma

 

Il ripudio

 

È un atto che disonora solo la Lady: la allontana dalla casa del marito, rimandandola nella casa natia e restituendola all’amministrazione del loro Capofamiglia.

Può essere causato

- Dal tradimento sessuale della coniuge, se l’adulterio non è stato autorizzato (vedere il paragrafo dei Bastardi)

- Dalla sua infertilità, se non ha mai concepito - con o senza risoluzione del parto - entro un lungo arco di tempo, che può arrivare anche a 10 anni in caso di alleanza pregiata, e non si può più chiedere l’annullamento delle Nozze

- Dall’atteggiamento, ad esempio sfrontato, disubbidiente e testardo, o se ha tentato di fuggire dalla casa coniugale, o se ha più volte messo in imbarazzo lo Stemma coniugale

- Se assume degli anticoncezionali di nascosto o se pratica azioni atte a non concepire, ad esempio i risciacqui vaginali o il consumo di cibi specifici atti a inibire l’ovulazione e l’attecchimento

Se la legge lo consente, il ripudio termina con l’annullamento del matrimonio, altrimenti si opta per il divorzio. Spesso per salvare il proprio onore il marito o il Capofamiglia dello Stemma natio la abbatte (di solito lo fanno insieme), anche per mandare un messaggio alle altre Lady, ricordando il loro posto e il loro ruolo.

In alcuni casi può essere usata come una punizione indiretta, nel caso lo Stemma natio della Lady abbia commesso qualche grave errore: allontanarla fisicamente serve per prendere le distanze dall’intero Cognome per dimostrare all’Aristocrazia di non stare dalla parte di chi ha sbagliato. L’interessata può essere risparmiata nel caso critichi aspramente e pubblicamente i parenti in errore o i ribelli, non mostrando alcun rammarico per loro e aizzando i propri figli (nel caso ne abbia avuti) contro di loro, prendendo lei stessa le distanze.

Se invece è stato il marito a sbagliare o a tradire la moglie, e se in comune accordo si decide di non perdonarlo, allora non si parla di ripudio, bensì di divorzio, poiché la definizione “ripudio” viene intesa solo ai danni di una Aristocratica, non è ambosessuale.

In caso di gravidanza:

1) Se la ripudiata è incinta del marito si attende il parto e poi la si allontana dalla casa coniugale, così da dare al neonato il cognome paterno. Il Capofamiglia della Lady accorda il bambino al marito, ammettendo l’errore della Strega, di solito di natura caratteriale

2) Se la ripudiata è rimasta incinta da un amante Puro, ad esempio un altro Lord, si valuta la situazione in base al minor scandalo. Se possibile si accorda il divorzio cosicché la Lady possa risposare l’amante, se quest’ultimo è nella condizione o nella volontà per farlo.

Nel caso il padre del bambino sia a sua volta sposato deve decidere se divorziare dalla consorte attuale e creare un nuovo nucleo famigliare con la amante. Nel frattempo deve dare il suo cognome al bambino e deve riconoscerlo, seppur come Bastardo. Se non può prendersi cura della amante, la Lady viene mandata all’estero, oppure si cerca una alleanza con qualche vecchio Lord vedovo che possa avere compassione di lei

3) Se la ripudiata è rimasta incinta da un amante indegno, ad esempio un Misto o un Servo, si procede all’aborto e si avvia il divorzio. Se lei si oppone, il padre la Rinnega per vergogna. Se non si oppone sarà comunque svalutata

 

La vedovanza

 

Al di là della legge dei babbani, dopo la morte del coniuge - maschile o femminile - è consigliato aspettare un lasso di tempo dignitoso prima di frequentare un altro potenziale partner, sia per non dare l’impressione di averlo rimpiazzato subito, sia per non offendere lo Stemma in lutto.

In genere la vedovanza si porta per almeno un anno: risposarsi o andare a letto con un sostituto prima di tale attesa è disdicevole, e vale anche per i Lord. Chi ha urgenza di Fidanzarsi, sposarsi nuovamente o figliare si dovrebbe sentire in colpa per non aver fatto trascorrere un po’ tempo prima di frequentare un nuovo candidato, perlopiù in segreto.

Al contrario, diventa anche disdicevole aspettare troppo tempo per le Streghe fertili e i Maghi sani. In media una vedovanza onorevole è stimata su 1-2 anni per le Lady fertili e i Lord in cerca di eredi, e sui 5-10 anni per le Lady in menopausa e i Lord che non hanno urgenza di avere altri figli, possedendo almeno un maschio in grado di ereditare il ruolo di Capofamiglia, o nella condizione di averlo già fatto.  

Dopo una certa età non è obbligatorio risposarsi, purché si abbia avuto almeno un figlio arrivato vivo alla maggiore età, regola sia maschile che femminile. Nel caso il Lord o la Lady siano rimasti vedovi prima di generare una discendenza col coniuge, la pressione sociale li porta a risposarsi - dopo una attesa dignitosa - per adempiere al proprio compito. Questo perché non si vuole lasciare passare il concetto che si possa fare ciò che si preferisce, egoisticamente, altrimenti la Classe Aristocratica rischierebbe l’estinzione.

Se si vuole mantenere la stessa alleanza precedente ci si può risposare con un parente dello stesso Stemma, celibe, nubile o vedovo. Possono andare bene anche i divorziati, se abbastanza pregiati da compensare l’onta della loro condizione.

La maggior parte delle volte vedovi e vedove si risposano insieme per così da godersi una vita tranquilla; sovente decidono di non avere figli, ammesso di averne l’età. Proprio così sono nate delle belle amicizie, fatte di mutuo soccorso fra un Mago e una Lady arrivati tardi a convivere, godendosi una vecchiaia serena e senza la solitudine che avrebbero avuto con la vedovanza, anche se di solito nella Villa storica convivono altri nuclei famigliari, ad esempio quello del figlio o del nipote, che possono occupare un’ala della proprietà; lo spazio è abbondante.

Altre volte gli anziani preferiscono andarsene, così da lasciare spazio ai giovani, e magari viaggiare, in patria o all’estero. Talvolta proprio in un altro Paese possono finire per risposarsi, con una vedova, o una nubile, o persino una indebitata, divorziata o ripudiata che in patria nessuno vorrebbe. Non è infrequente che un Lord anziano riscatti una Lady coperta dalla vergogna, giovane o adulta che sia, riabilitandola agli occhi della Classe

 

Il Rinnegamento

 

I Maghi e le Streghe nati nelle Sacre che scelgono di infrangere una o più regole della Sanctimonia o delle tradizioni della loro Casata natia vengono allontananti dall’intero ambiente Aristocratico, trattandoli come se non fossero mai esistiti. I morti almeno vengono onorati con commemorazioni, ricorrenze e fiori, il Rinnegato invece è coperto dal disonore, pertanto suscita sentimenti di vergogna, nausea e odio.

Il Rinnegamento causa la “morte sociale” del ribelle: esso viene depennato dall'elenco dei parenti, e non può accedere all’eredità o a qualsiasi occasione di ritrovo; viene rimossa e distrutta la sua targa nel Mausoleo di Famiglia, negandogli la sepoltura accanto ai suoi avi. Da quel momento menzionarlo diventa un tabù, e anche gli amici della Famiglia lo considerano inesistente, tagliando i ponti. Se era spostato/a con una Lady o un Lord, il coniuge deve scegliere da che parte stare: se non divorzia e se non prende le distanze, subisce la stessa sorte. Il 99% preferisce restare nell’ambiente Aristocratico, allontanandosi dal partner.

I figli generati dopo il Rinnegamento non accedono all’eredità, non sono conteggiati come parenti, non frequentano l’Aristocrazia, non figurano negli Alberi Genealogici e nessuno li chiederà in matrimonio. Invece i figli generati prima del Rinnegamento possono chiedere di restare all’interno dello Stemma, a patto che si definiscano orfani dalla parte del genitore ribelle e ripudino il suo gesto, evitando di menzionarlo o di dispiacersi per lui.

La Fattura per escludere il parente dalla linea di sangue natia si chiama “Abnego Sanguis”.Appena pronunciata la Formula, il ritratto ed il nome del parente escluso si annerisce e accartoccia come se fosse stato bruciato; la Fattura si connette con tutti gli Alberi Genealogici del mondo segnanti il nome o il volto dell’interessato, annerendosi su qualunque libro, pergamena, arazzo, dipinto o statua che lo includeva o lo riguardava, come se fosse stato spazzato via dalla memoria collettiva.

Il Rinnegamento è la causa di un gesto volontario ed impenitente: l’addestramento che ogni bambino/a subisce all’interno della Stemma spiega esplicitamente cosa sia concesso, vietato o discutibile secondo i canoni della loro cultura, pertanto l’azione che porta a essere disconosciuti è di una tale gravità da averne la piena consapevolezza. Viene inoltre offerta una sola occasione per redimersi e mostrare il proprio pentimento, purché sia immediata, sincera ed avvenga prima del Abnego Sanguis, che è una Formula irreversibile.

Dopo l’Abnego Sanguis non c’è perdono, non esiste nemmeno un Contro-Incantesimo.

Si consiglia di uccidere i Rinnegati: per quanto non sia obbligatorio, rappresentano un’onta per il loro Stemma natio, pertanto di solito o il ribelle viene ucciso subito, prima che si sappia la verità, oppure si lascia passare qualche anno e poi si incresca un incidente, oppure si manda un sicario per costruirsi un alibi. Quando si considera un matrimonio, la presenza di Rinnegati “bruciati” nell’Albero Genealogico svalorizza il curriculum del/della pretendente.

Possono essere Rinnegati solo i Purosangue nati nelle Sacre, essendo gli unici ad avere degli Alberi Genealogici storici e una organizzazione diversa dalle semplici famiglie che hanno scelto di aderire alla Sanctimonia in maniera facoltativa e non vincolante.

Un Rinnegato che si suicida poco dopo la sentenza viene tollerato più di uno che ricomincia una nuova vita e si forma una famiglia. Se il suicidio avviene in tempistiche brevi dall’Abnego Sanguis il Capofamiglia dello Stemma natio può decidere se concedere al parente di essere inumato nel Mausoleo di Famiglia, ma senza targa e senza una data commemorativa. Alcuni Capifamiglia offrono questa concessione segretamente, confidandolo nel proprio Memoriale, dunque solo i successivi Capifamiglia ereditanti il ruolo ne saranno a conoscenza, mantenendo il segreto.

Le cause più comuni del Rinnegamento sono: sposarsi o figliare con chiunque non sia degno (tutti tranne i Purosangue aderenti alla Sanctimonia) / mettere in ridicolo la propria Famiglia o altre Sacre / schierarsi dalla parte degli indegni o dei babbani, criticando pubblicamente la Sanctimonia / se una Lady viene ripudiata dal marito, quest’ultimo la restituisce alla gestione del Capofamiglia natio, che di solito o la abbatte o la Rinnega, non volendo avere in casa una ripudiata che sminuisce il fregio famigliare


5. I bambini

 

Normalmente nascono nella Villa paterna: i ricoveri ospedalieri sono molto rari. Per tutto il tempo la gestante/puerpera viene monitorata dal Guaritore di Famiglia.

Vengono registrati all’Anagrafe della Contea di residenza, dove la Villa dello Stemma è situata. Normalmente li registra il Capofamiglia, oppure il padre, se non sono la sessa persona.

Il nome dei neonati può essere scelto da qualunque parente, anche se è il Capofamiglia a dare il benestare finale. Possono essere usati sia nomi nuovi – purché non troppo moderni e non troppo esotici – oppure riutilizzare i nomi degli avi, aggiungendo la numerazione progressiva. Ad esempio è “Lucius Malfoy II”, essendo il secondo esponente con quel determinato nome all’interno del suo Stemma, per evitare di fare confusione, seppur nati in epoche diverse. Sono molto apprezzati i nomi latini, nonché quelli del Paese natio, meglio se tradizionali ed altisonanti. Si può usare il doppio nome. In alcuni casi possono prendere il doppio cognome, paterno e materno, se esplicitamente richiesto, ma è consuetudine dare soltanto quello paterno.

La mortalità infantile e gli aborti spontanei sono talmente alti che alle Lady viene insegnato a non gioire troppo di una gravidanza, preparandosi al peggio, anche dopo l'eventuale parto. In genere un erede viene considerato salvo e sommariamente sano una volta raggiunta la maggiore età.

La media di figli per nucleo famigliare è di 2 bambini. 3 sono frequenti, e talvolta anche 4, concepiti magari nell’arco di un ventennio. Raramente ci si ferma al primo se è maschio, mentre si è obbligati a ritentare se il primo risulta essere femmina, fino al raggiungimento di un maschio, per tramandare il cognome.

Se i fratelli, gli zii o/e i cugini hanno ottenuto uno o più maschi e il Cognome è al sicuro si può agire con meno fretta e meno ansia, mentre se il Cognome è in pericolo e la Lady ottiene solo femmine, o non riesce a partorire per problemi di salute o infertilità, allora è necessario ripudiarla, oppure provare ad annullare le Nozze. Nei casi peggiori si valuta se abbatterla col Pax Aeterna per evitare il divorzio

 

Gli orfani e le adozioni

 

La gestione degli orfani minorenni - ad esempio in caso di incidente, epidemia o catastrofe - è affidata al Capofamiglia della Casata paterna. Se egli è impossibilitato o deceduto, allora vengono affidati al Capofamiglia della Casata materna. In mancanza anche di quest’ultimo vengono affidati al Capofamiglia della parentela più vicina alla loro, risalendo nell’Albero Genealogico.

Le adozioni sono estremamente rare nell’Aristocrazia: cambiare il Cognome natio è una pratica mal vista e crea confusione nelle linee di sangue. Si preferisce pertanto il ruolo di Tutore, che va a decadere al compimento del 17° compleanno dell’orfano

 

L’educazione infantile

 

L’educazione dei bambini è affidata al padre, in particolare per i figli maschi.

Se la figura paterna non coincide col Capofamiglia, lo Stemma valuta se lasciare l’educazione al genitore o al Capofamiglia.

La madre funge perlopiù da governante: controlla che il figlio sia in salute, nutrito, vestito, lavato, e che svolga le normali attività, ma non fa altro che ripetere i precetti imparati.

La madre influenza le figlie in maniera diretta, mentre i figli maschi in maniera indiretta. Le figlie imparano da lei la pazienza, l’obbedienza, l’abnegazione, i passatempi concessi, le posture, i modi di parlare e guardare, e di approcciarsi ai Lord. I maschi invece prendono esempio su come deve essere una moglie, e su come va trattata. Teoricamente tratteranno la Lady che gli verrà assegnata come hanno visto il padre trattare la madre, ma durante la fase adolescenziale e adulta potrebbero subire delle influenze dalle amicizie, nonché dall’eventuale frequentazione col Bordello, scambiandosi confidenze fra maschi.

In nessun caso la Lady può andare contro alle decisioni ed agli insegnamenti del marito o del Capofamiglia dello Stemma acquisito tramite il matrimonio. Se ci fosse una disparità ideologica fra lo Stemma acquisito e lo Stemma natio, prevarrebbe lo Stemma acquisito, a meno che si tratti di una condizione ‘bizzarra’. In tal caso tutti i Capifamiglia delle Sacre del Paese di residenza si riunirebbero per cercare di capire cosa sta succedendo, consigliando i loro pari. Di solito la si mette a maggioranza di voti, tuttavia molto raramente l’Aristocrazia non concorda su qualcosa.

Il bambino ricevere l’educazione tramite l’home-schooling da neonato fino agli 11 anni di età, ossia fino a che non ha l’età per essere ammesso in un Istituto di Magia pubblico, come Hogwarts, Beauxbatons o Durmstrang. Per i Purosangue europei si prediligono gli Istituti europei, meglio ancora se del proprio Paese.

Il bambino impara fin dalla più tenera età a usare termini rispettosi come “madre” e “padre” anziché “mamma” e “papà”. Impara la gerarchia sociale, col Capofamiglia e il padre al vertice, e contemporaneamente apprende da lui/loro cosa sia giusto, sbagliato, scandaloso, dubbio, concesso e vietato.

Viene incanalato precocemente a uno o più passatempi, ad esempio alla bella calligrafia, alla lettura, al suonare uno strumento musicale o/e agli scacchi, e i maschi anche all’equitazione o/e alla scherma. Impara i precetti della Sanctimonia e si prepara per il suo futuro ruolo: la bambina come fattrice e moglie, il bambino come marito e padri, e presumibilmente come prossimo Capofamiglia. A nessuno dei due viene insegna una sessualità sana, bensì gli si impone di preservarsi fino al matrimonio.

Se durante lo sviluppo risulta essere un Magonò o una Streganò è un fatto talmente grave ed inaccettabile che lo si abbatte, solitamente col Pax Aeterna, oppure lo si avvelena gradualmente con l’aiuto del Guaritore di Famiglia, così da farla sembrare una tara genetica, o al massimo un incidente, se si riesce a studiare una dinamica e un alibi. Questo perchè il Dono è genetico, dunque un Magonò o una Streganò avrebbero grandi probabilità di generare a loro volta altri un Maghinò o una Streghenò, indebolendo lo Stemma e andando contro alla prima regola della Sanctimonia, ossia fare tutto il possibile per la trasmissione del Dono fra Purosangue

 

La Scuola

 

LA CARRIERA SCOLASTICA

 

Anche se gli Aristocratici sono molto ricchi e non devono lavorare per vivere, l’esibizionismo, l’orgoglio per le proprie origini e la pressione dei parenti li porta a pretendere una carriera scolastica impeccabile, col massimo dei voti e senza note disciplinari, mirando a cariche importanti, come il ruolo di Prefetto, e successivamente di Caposcuola.

Le sospensioni o peggio l’espulsione non sono tollerati.

Una carriera scolastica perfetta inorgoglisce i genitori, i quali desiderano incorniciare il Diploma e appenderlo accanto a quello dei predecessori. La Scuola insegna molti concetti importanti ai bambini: la coalizione tra Purosangue, i primi scambi di favori, il desiderio di primeggiare, la dedizione. Per i Puristi la competizione è un pregio.

Usciti dalla Scuola, i giovani sono maggiorenni dopo il Diploma; a quel punto possono dedicarsi ai propri Fidanzati o Fidanzate, se sono già legati a uno Stemma, oppure sono pronti ad accettarne uno assegnato dal Capofamiglia del proprio Cognome, che di solito è il padre. La vita post-scolastica prevede infatti il passo matrimoniale e genitoriale, e per alcuni anche l’ereditare il ruolo di Capofamiglia

 

GLI ISTITUTI

 

Ogni Istituto di Magia e Stregoneria è unico nel suo genere: pur condividendo alcune materie e alcuni metodi, grazie a un accordo stipulato fra i Ministeri della Magia di tutto il mondo, ogni Scuola è autonoma. Sono pochissime al mondo, e sorgono su potenti Centri Energetici scoperti tra il 900 e il 1400 d.C.

I bambini vengono iscritti a un Istituto riconosciuto dai Ministeri appena hanno l’età minima, e come unico requisito comune devono aver manifestato il Dono Magico. Soltanto Hogwarts ammette gli allievi autonomamente, senza un contatto diretto fra la famiglia e il Preside, bensì l’ammissione avviene tramite un Incantesimo che vaglia i Maghi e le Streghe nei primi 10 anni di vita, perlopiù quelli residenti nel Regno Unito, non essendo un Incantesimo abbastanza potente da estendersi in tutto il mondo.

Pur preferendo la Scuola di Magia più vicina a casa, meglio ancora se del proprio Paese, si possono preferire gli Istituti più rigidi e selettivi nel caso il Preside attuale dell’Istituto più vicino a casa non sostenga la Sanctimonia o non si reputi favorevole a dare dei privilegi agli studenti Aristocratici. Il caso più recente si è verificato negli anni di direzione di Albus Dumbledore/Silente: essendo un Mago Mezzosangue, babbanofilo e Grifondoro, diverse Famiglie hanno iscritto i loro figli a Durmstrang, in Russia, rifiutandosi di mandarli a Hogwarts persino difronte all’ammissione arrivata via gufo. Nel momento in cui Albus è stato sostituito da esponenti approvati dall’Aristocrazia Magica europea i Lord hanno ripreso a mandare i loro parenti in Scozia, se ammessi. Vista l’accurata selezione genetica è rarissimo che un bambino non sviluppi il Dono Magico entro gli 11 anni.

Il miglior istituto in Europa (e forse al mondo) è reputato Durmstrang, perchè l’ingresso è consentito solo ai Maghi e alle Streghe Purosangue, sia Nobili che sostenitori della Sanctimonia da almeno tre generazioni, e questo vale per tutti: studenti, Professori, il Preside e gli Inservienti, senza eccezioni. La location splendida e al contempo austera, il clima rigido nordico, il programma molto intenso, la possibilità di sperimentare argomenti al limite della legalità, il rispetto delle regole interne, l’amore per la tradizione ed il Purismo la portano ad essere la scelta primaria delle Casate occidentali.

Hogwarts rappresenta la seconda scelta: è frequentata perlopiù dai Maghi e dalle Streghe britannici per questioni culturali, persino affettive, avendo avuto la co-fondazione di Salazar Slytherin, fervente sostenitore della Sanctimonia, ma l’accettazione dei non-Purosangue e altre forme di tolleranza e relativa modernità sono state motivazione di scontro fra gli Stemmi e i vari Presidi avvicendati.

L’Istituto meno frequentato dall’Aristocrazia del “vecchio mondo” è Ilvermonry, poiché gli affari e le alleanze degli Stemmi storici non hanno raggiunto il nuovo Continente, pertanto in genere Ilvermonry è frequentato dai Maghi e dalle Streghe americani e canadesi, o dagli studenti espulsi dagli altri Istituti, essendo una struttura molto tollerante.

Esistevano anche delle Scuole di Magia proibite, ossia non riconosciute dai Ministeri, senza limiti su alcune pratiche illegali per la Comunità Magica; per questo motivo venne emanato un mandato di arresto per chiunque le frequentasse, che fosse per apprendere, per insegnare, per gestirle o per collaborarvi. Esse erano molto rare e praticamente inaccessibili, se non su invito del Preside o attraverso la presentazione di un membro, ma a giudicare dal loro silenzio e dall’esagerata segretezza nel XX Secolo si credono ormai tutte distrutte dagli Auror. L’unica a resistere nel folklore è Arx Tenebrarum, situata in nord Italia, fondata da Mefiance Malfoy e Malphas dell’Antica Notte, gestita dalla Casata degli Antica Notte. Anche per questo motivo lo Stemma degli Antica Notte si è meritato un mandato di cattura valido in tutto il mondo e tutt’ora attivo, oltre all’aver perpetuato l’ibridazione fra Maghi e Veela Nere, delle Creature Magiche antropofaghe le cui abitudini sono state dichiarate pericolose per l’umanità, e pertanto è necessario abbatterle.


6. La sessualità

 

È un tema estremamente importante per l’Aristocrazia: è permeato di tradizioni, obblighi, vincoli, permissioni, divieti, scandali e tabù. La sessualità consumata all’interno della Sanctimonia mira alla procreazione fra Puri, e questo dettaglio è imprescindibile per l’intera vita del Mago e della Strega

 

L’Integrità virginale

 

Gli Aristocratici e le Aristocratiche vergini sono detti “Integri” e “Integre”, il che intende senza nessuna esperienza, nemmeno orale o anale.

Alle Aristocratiche nubili è richiesta l’integrità dell’imene, perlomeno entro un’età maritabile ragionevole, ossia 16-18 anni. Normalmente il controllo dell’integrità dell’imene è svolto dal padre della Strega e dal futuro genero; possono essere presenti anche il potenziale Fidanzato e il Guaritore di Famiglia. In caso di lacerazione alla Strega viene somministrato il Veritaserum per capire il motivo. Se la lacerazione è stata frutto di una conseguenza naturale o della masturbazione viene perdonata, ma in caso di rapporti sessuali prematrimoniali il Fidanzamento potrebbe essere disdetto prima di essere accordato. Nel caso la candidata abbia una linea di sangue pregiata o piaccia particolarmente alla famiglia contraente, si può aumentarle la Dote per fare chiudere un occhio al futuro marito e al futuro suocero. Nel caso invece di poco interessamento non ci si accorda, e a quel punto la candidata è svalorizzata, poiché il padre dovrebbe eticamente avvisare i prossimi interessati dell’imbarazzante inconveniente.

Sui Maghi non si può fare un controllo fisico, anatomicamente non ci sono differenze tra uno vergine e uno che ha consumato le prime esperienze fisiche, e somministrargli il Veritaserum sarebbe sconveniente in un contesto patriarcale. Gli viene quindi insegnato a non giacere con nessuna donna così da non essere ricattabile, in caso di estorsioni o di gravidanze indesiderate. La maggior parte delle volte la richiesta funziona, al massimo a Scuola ci si concede del sesso orale o anale con delle compagne di squadra Purosangue, tutavia i figli dei conservatori sono orgogliosi della propria castità, vantandosene, preservandola e criticando chi cede.

D’altronde i matrimoni sono talmente precoci che in genere appena Diplomati si trovano sposati, pertanto aspettare non gli pesa troppo, contando che la masturbazione maschile è concessa

 

Dopo le Nozze

 

La mancanza di una preparazione di solito rende la notte delle Nozze impacciata e banale, e la deflorazione dolorosa. Gli Aristocratici non hanno un concetto di preliminari.

Il Capofamiglia deve accertarsi che il matrimonio sia stato consumato, potendo anche assistere personalmente all’accoppiamento dei due sposi, se lo ritiene necessario.

In caso di difficoltà, la sposa può chiedere consiglio alla madre e alla suocera, o se possiede delle sorelle maggiori maritate, mentre lo sposo in genere viene supportato dagli esponenti maschili soprattutto della sua Casata, primo fra tutti il padre, ma può contare anche sugli zii, sui fratelli maggiori, sui cugini e sul nonno, se è ancora in vita.

I tentativi proseguono incessantemente fino al presentarsi e al concludersi positivamente della prima gravidanza, dopo di che la Lady viene lasciata tranquilla per qualche tempo avendo adempiuto al suo unico vero scopo. Trascorso qualche anno dal primo figlio occorre pianificare i successivi, ma non ci sono delle scadenze prestabilite, o un numero minimo o massimo di eredi da esigere, purché il Cognome non si trovi in pericolo.

Convenzionalmente Lord e Lady non dormono nella stessa stanza, a meno che scelgano di farlo per loro iniziativa. Ci sono stati casi di coppie che hanno scelto di dormire insieme soltanto nei mesi freddi, per poi tornare alla propria privacy per il resto dell’anno

 

Le pratiche erotiche

 

In pubblico gli Aristocratici devono risultare “tradizionali”.

Il sesso è procreativo, va fatto senza tanti fronzoli e senza sentirsi obbligati ad essere bravi a letto. La mancanza di una educazione sentimentale porta spesso all’insoddisfazione reciproca, per questo col tempo i Lord prendono una Mantenuta al Bordello, anche quelli inizialmente più diffidenti di tale pratica.

Non c’è un concetto di posizioni, nè di godimento femminile: la Lady giace sotto il compagno, in una posizione frontale, solitamente “a missionario”. Le poche coppie che sperimentano posizioni alternative le hanno imparate da qualcuno, ad esempio dal frequentare il Bordello o tramite amici che lo fanno, dove ogni tanto ci si scambiano consigli e suppellettili, riservati alle Mantenute. Con le Lady non si pratica la dominazione, la sodomia o qualsiasi elemento che possa umiliare o turbare lo Stemma natio; dietro alla moglie c’è infatti il Capofamiglia della Casata alleata, pertanto ciò che disturba lei può disturbare anche lui, se non lo approva.

Lo stupro della moglie e della Fidanzata è ammesso se quest’ultima si rifiuta di giacere col legittimo compagno, purché non si vada oltre all’atto sessuale procreativo. La Strega può chiedere aiuto al Capofamiglia dello Stemma natio o al padre solo se il compagno l’ha ferita fisicamente senza motivo, se l’ha sodomizzata, o se l’ha obbligata a qualunque pratica inadatta al concepimento.

La sodomia è vietata: quella femminile al massimo genera voci indiscrete, mentre quella maschile è talmente grave da causare il Rinnegamento. L’omosessualità è talmente condannata che l’accusa di “invertito” è fra le più gravi che un Aristocratico possa subire.

La “virilità” e la “normalità” sono considerate eterosessuali: si preferisce che un Lord stupri la coniuge o una Serva, piuttosto che amare carnalmente un altro uomo.

L’incesto è rarissimo, sia maschile che femminile: si viene talmente inculcati all’idea di sposare un/a consimile da non sessualizzare nemmeno i propri parenti stretti, fatta eccezione per i cugini e gli zii/nipoti, nei Paesi dove si potrebbe concludere un matrimonio poiché non costituisce reato. Ad esempio in Francia il rapporto zio/a x nipote è legale.

La bestialità (il sesso con gli animali) è proibito.

Il sesso durante la gestazione è tabù, e la gravidanza è un mistero che spesso esclude i maschi, suscitando un senso di coesione fra le Lady, soprattutto fra le parenti. Dopo il parto è consigliato lasciare allattare al seno la puerpera senza stressarla, fino al capoparto (la prima mestruazione presentata spontaneamente dopo il parto)

 

La riproduzione

 

Come tutte le Creature Magiche, i Maghi e le Streghe soffrono di infertilità, e spesso le tare genetiche aggravano il problema, stroncando o limitando i pochi figli concepiti o partoriti.

Le femmine hanno il menarca intorno ai 15 anni, e la menopausa intono ai 50, ma si conoscono casi sia di menarca tardivo che di menopausa rimandata.

La Lady è obbligata a dare al marito almeno un erede maschio per il proseguimento del Cognome: la nascita di femmine non la esime dall’accordo, e in caso di inadempimento il coniuge può chiedere o il ripudio (per mancanza di gravidanze) o il divorzio (in caso di continui aborti spontanei o morti precoci per malattia che non concedono un erede arrivato vivo alla maggiore età).

Il marito a sua volta è obbligato a generare almeno un figlio. Se la linea di sangue è al sicuro – perché possiede fratelli, zii e cugini – può concedersi il lusso di fermarsi al primo erede, mentre se la linea di sangue è in pericolo, poiché possiede pochi elementi maschili, allora lui e la Lady devono produrre almeno un figlio maschio. Meglio se più di uno, anche con molti anni di differenza.

La disfunzione erettile è molto rara, soprattutto nei giovani. Nel caso si manifesti, i parenti maschi cercano di aiutare a risolvere il problema, sia con rimedi chimici che cercando di scoprire se ci sono altre problematiche più complesse, ad esempio di natura psicologica, seppur estremamente rare non esistendo praticamente l’abuso sessuale maschile, o traumi annessi, e non riconoscendo l’omosessualità come opzione. Si può incaricare il Guaritore di Famiglia di fare ricerche anonime o cercare uno specialista.

Se la disfunzione erettile permane nonostante tutti i tentativi, che possono durare anni, si deve fare una scelta: o l’annullamento del matrimonio, se la legge lo consente, oppure il divorzio. Se la coppia non si vuole separare, per affetto, alleanza pregiata o svogliatezza, nel paragrafo successivo si vagliano le opzioni che concedono l’adulterio

 

Adulterio, Bastardi, aborto

 

L’ADULTERIO

 

- Adulterio maschile: agli Aristocratici viene tollerato il tenere una concubina personale al Bordello, detta Mantenuta, oppure avere rapporti sessuali con le Serve della propria casa, purché non si crei una situazione di scandalo o di affetto, e non si producano dei Bastardi. Si consiglia di dare anticoncezionali alle amanti; se si vuole stare tranquilli e se una Serva piace in maniera particolare, il Guaritore di Famiglia può sterilizzare la favorita chiudendole le tube, così da non doversi preoccupare. Gli Aristocratici maschi non usano contraccettivi su loro stessi (es. condom e vasectomia sono considerati uno sfregio) essendo abituati a credersi divini e ritenendo il loro seme come un fluido di valore inestimabile. Bisogna eliminare i Bastardi eventualmente generati sia per evitare lo scandalo pubblico che l’offesa allo Stemma della Lady, nel caso si venisse a sapere.

Le amanti non devono essere Aristocratiche per non offendere gli reciproci Stemmi, natio e coniugale. Le amanti devono essere di rango inferiore e la condizione deve essere nascosta, sporadica e attuata in forma di sfogo. Le amanti che minacciano un Aristocratico vengono uccise, o almeno Obliate. Di solito le Serve maggiormente abusate sono la Cameriera personale della Lady e la Balia, anche se la maggior parte dei Padroni preferisce le neo-assunte, o le figlie delle Domestiche, in particolare tra i 16 e i 20 anni. Per molte di loro viene reputato un onore l’attenzione del Padrone, che d’altronde sceglie le Streghe più belle e obbedienti, inoltre rappresenta la certezza di mantenere il posto di lavoro ad oltranza. Qualche Padrone concede anche mance e regali modesti e non sospettabili, offerti non come forma di affetto o di scuse, bensì per sottolineare il rapporto subordinato, come aver pagato per una prestazione lavorativa extra, sul concetto: “ciò che pago mi appartiene”. In alcuni casi il Padrone arriva addirittura a concedere all’amante delle vacanze aggiuntive, oppure assume i suoi parenti per intercessione della stessa.

Ci sono stati casi di Serve che si sono innamorate dei loro Padroni, e non sono mancate le arriviste che li hanno sedotti per farsi aumentare lo stipendio o per ottenere altri benefici. In quei casi vengono tollerate finchè non creano imbarazzo o scandalo, e se assumono regolarmente l’Infuso Anticoncezionale che lui stesso prepara, e che deve essere bevuto in sua presenza. Spesso la Lady sa di questa tresca, ma la madre, la nonna, le sorelle o le zie insegnano essere normale. “Sono solo Serve”, infondo, ossia parte delle proprietà del Padrone, come se fossero un cavallo, una carrozza o un mobile. Finchè il marito non crea scandalo e non si sottrae ai propri obblighi non deve importare a nessuno cosa fa nel tempo libero o nel proprio letto, purché l’adulterio non si consumi nello stesso letto dove dorme anche la Lady, problema che non si pone se i coniugi usano camere separate.

Lo sfogo sessuale sulle Serve o con la Mantenuta non deve essere vantato in pubblico, e non si deve consumare difronte a nessuno, restando una cosa intima. Nel caso la faccenda crei imbarazzo alla Lady o il marito non voglia giacere con lei, o non voglia avere figli, in tal caso interviene il Capofamiglia della Casata di lei, che indirettamente rappresenta sempre la Lady.

Se il Lord non cambia atteggiamento bisogna procedere al divorzio, e i due Stemmi potrebbero inimicarsi, ma è molto raro: in genere gli Aristocratici sono molto bravi a mantenere una facciata, soprattutto in pubblico

 

- Adulterio femminile: al contrario dei Maghi, una Aristocratica non può avere un amante maschio, di nessun tipo, né Purosangue, né Servo, né altro, nemmeno se castrato o vasectomizzato. Il suo corpo appartiene al marito, che dispone di lei.

In passato alcune culture asiatiche permettevano alle Lady di avere un Servo-concubino castrato, dopo che avevano dato al marito almeno un erede maschio, ma con l’avvento della globalizzazione e lo scambio interculturale con le Sacre europee si preferì imporre un patriarcato più oppressivo, anziché estendere la concessione alle Aristocratiche degli altri Paesi, reputando più igienico e morale il concetto di esclusività sul corpo della moglie

 

LE GRAVIDANZE EXTRAMATRIMONIALI

 

* Se la gravidanza è stata generata all’interno del matrimonio o del Fidanzamento, frutto di un atto naturale fra i due coniugi o Fidanzati, l’aborto è vietato: non può essere chiesto né dal Lord né dalla Lady.

In passato qualche Mago lo aveva praticato se aveva troppi eredi da piazzare, temendo litigassero per la spartizione dell’eredità, ma all’aumentare dei babbani e dei Misti ogni nuovo Aristocratico nato era una risorsa in più, persino le femmine, che in passato erano molto più sottovalutate, reputandole utili solo per formare alleanze con altre Casate.

Una Lady colta ad abortire o nell’intenzione di farlo viene punita severamente, tanto che se il marito o il padre sono particolarmente offesi dal suo gesto possono anche Rinnegarla, Obliarla o addirittura abbatterla, in base al contesto, anche se di solito basta una sonora sgridata verbale e al massimo qualche sberla. Il Crucio rischierebbe di danneggiare il bambino, pertanto esistono casi di mariti o suoceri che hanno Cruciato mogli/nuore dopo lo svezzamento del bambino, aspettando il momento migliore per punirle.

L’aborto deve infatti essere chiesto o autorizzato dal Mago che la amministra: il marito, se è sposata, altrimenti il Capofamiglia della sua Casata natia, che potrebbe essere o il padre, o il fratello, o il nonno, o lo zio, in base a chi sta guidando lo Stemma in quel periodo.

Teoricamente il ruolo del Capofamiglia è più importante della figura paterna, anche se alcuni conservatori sostengono che dovrebbe essere il genitore a gestire la figlia, alla pari del coniuge. Questo è uno dei pochi temi che divide leggermente le tradizioni di ogni singolo Stemma, e viene stabilito a discrezione. I Malfoy non hanno mai preso una posizione a riguardo, per quanto preferirebbero lasciare decidere al Capofamiglia di turno

 

* Se la gravidanza è stata generata all’esterno del matrimonio, per adulterio della moglie, è il marito a decidere le conseguenze o la punizione, e nessun parente può obbligarlo a cambiare idea, che sia nella severità o nella grazia. Viene autorizzato ad abbatterla, volendo. Il padre del bambino subisce le conseguenze in base al proprio rango. Se è un Servo viene abbattuto, mentre se è un Lord bisogna pattuire il modo in cui fare ammenda. Nel caso si permetta al bambino di nascere si possono considerare due opzioni: o ripudiare la puerpera, che così gli darebbe il cognome materno, oppure mantenere il matrimonio ma affidare il bambino allo Stemma materno, del quale prenderebbe il cognome. In caso di eccessivo imbarazzo di può Promettere il neonato a qualche Casata estera, mandandoglielo e lasciandoglielo crescere

 

* Se la gravidanza è stata generata all’esterno del matrimonio, da una Lady single, vedova o col coniuge interdetto per condanna penale o infermità, ma ingravidata da un Aristocratico, la decisione spetta al Lord che la amministra: o il Capofamiglia dello Stemma natio, oppure il padre, se non sono la stessa persona.

Di solito si permette il parto, e il bambino prende il cognome materno; sull’Albero Genealogico viene segnato anche il padre per garantire la genetica Pura, preferendola alla vergogna. Essendo un Bastardo potrebbe non ricevere offerte di matrimonio nello stesso Paese, ma eventualmente si risolve mandandolo all’estero.

In ogni caso il padre del bambino deve fare ammenda, accordandosi col Capofamiglia dello Stemma della Lady. Di solito si conclude con un matrimonio riparatore, e se i due genitori riescono a sposarsi per tempo il bambino prende il cognome paterno.

Questo caso si presenta prevalentemente quando la Lady è single ma il Lord è sposato, tuttavia la sua coniuge attuale è infertile, o in procinto di essere ripudiata, oppure in attesa di divorzio, fungendo come giustificazioni ed attenuanti. In quel caso il Lord ha voluto testare la fertilità della nuova candidata, con o senza prendere accordi col Capofamiglia dello Stemma di lei. Deve comunque fare ammenda, preferibilmente sposandola appena liberato dalla coniuge precedente, ma almeno entrambi gli interessati hanno avuto una motivazione valida

 

* Se la gravidanza è stata generata all’esterno del matrimonio, da una Lady single e da un Lord sposato, ma quest’ultimo non è procinto di lasciare la coniuge attuale, e non può o non vuole sposare la gestante, dunque erano semplici amanti, la faccenda è grave poiché offende lo Stemma della moglie legittima tradita. In tal caso l’adultero deve fare ammenda sia col Capofamiglia della Lady incinta che col Capofamiglia dello Stemma della moglie.

L’aborto o l’abbattimento post-partum non sono obbligatori poiché al di là dello scandalo il bambino generato è comunque un Aristocratico, per quanto Bastardo, e vista la penuria non ci si può permettere di privarsene, soprattutto se maschio. Prende il cognome materno e sull’Albero Genealogico viene segnato anche il padre per garantire la genetica Pura, preferendola alla vergogna, come nel caso precedente. La puerpera subisce una svalutazione, pertanto il Capofamiglia che la gestisce deve aumentarle la Dote. Se non si presentano offerte di matrimonio deve mandarla all’estero. Il Bastardo partorito può restare con lei, seguendola nel successivo matrimonio, oppure in caso di incompatibilità col patrigno può restare nella Villa natia. Se è un maschio, di solito viene gestito dal Capofamiglia che ne diventa Tutore, ma è preferibile non lasciare a lui le redini della Casata, incaricando un discendente legittimo. Se femmina, di solito viene Promessa e mandata all’estero il prima possibile, anche da minorenne. Il padre biologico adultero non ha potere decisionale sulla prole Bastarda

 

* Se la gravidanza è stata generata all’esterno del matrimonio, da una Lady ingravidata da un indegno, la decisione spetta al Capofamiglia che la amministra. Di solito si opta per l’aborto poiché il bambino generato non è Puro.

Nel caso l’aborto sia sconsigliato dal Guaritore di Famiglia per complicazioni di salute della gestante, si abbatte il neonato appena messo al mondo, prima di registrarlo, pratica facile considerato l’isolamento sociale degli Aristocratici e l’abitudine di partorire in casa. Di solito ad eliminarlo è il Capofamiglia dello Stemma della puerpera, la quale deve accettare la decisione, volente o nolente. Nel caso si opponesse e volesse tenere il bambino dovrebbe essere Rinnegata.

Di solito si cerca di nascondere l’evento per non svalutarla, ma nel caso fosse necessario confidarlo a un potenziale Fidanzato bisogna aumentarle la Dote per l’imbarazzo. Il fatto che abbia concepito può interessare più della vergogna, se a chiederle di lei fosse un Aristocratico alla ricerca di una fattrice sicura, e pertanto disposto a chiudere un occhio. Se l’accordo convolasse a Nozze, il marito sarebbe autorizzato a ricordarle il suo gesto e umiliarla, se necessario

 

I BASTARDI

 

I Bastardi sono i figli illegittimi di un Lord e/o di una Lady non sposati fra loro.

I Bastardi si dividono in due tipologie: nati da un Lord e da una Lady, quindi comunque Puri, e tollerati a denti stretti nel loro ambiente, oppure generati da un Lord e una Serva, o una amante non Aristocratica. Possono esserci casi di adulterio della Lady con un Servo o comunque un uomo non alla sua altezza, ma molto raramente si permette alla gravidanza di proseguire, o di essere registrata dopo essere stata partorita

 

* Bastardi di linea Pura

 

La tematica è molto sensibile, perchè il bambino generato è comunque un Aristocratico, frutto di un Lord e una Lady, seppur non reciprocamente sposati.

Va ricordato che la Sanctimonia è innanzitutto la pratica che permette la conservazione del Dono Magico e la sua trasmissione ai posteri: la produzione di bambini Puri e in grado di  manifestare il Dono è più importante dei dettagli burocratici o etici.

Registrare un Bastardo – in accordo col coniuge – come proprio figlio naturale è un atto rarissimo, soprattutto quando un Cognome rischia l’oblio, oppure se occorre produrre un bambino urgentemente per stipulare un’alleanza con una Casata consensuale, oppure per evitare il ripudio per motivazioni di affezione o necessità.

Esistono addirittura dei Bastardi prodotti su richiesta: se a essere sterile o impotente è il Lord e non si vuole procedere al divorzio, la Lady può accettare di giacere con un Mago della stessa Casata coniugale, ad esempio il fratello, il padre, il nonno o lo zio del marito. Tale pratica è segreta, conosciuta solo dagli interessati. In tal caso il bambino generato è Puro e possiede il corredo genetico dell’alleanza stipulata.

Possono esserci dei Bastardi generati all’interno della famiglia stessa, per incesto. Per noia o per insoddisfazione la Lady può trovarsi a essere l’amante del suocero o del cognato, vivendo sotto lo stesso tetto, e talvolta l’amante è più premuroso e presente del marito.

Altre volte l’incesto avviene per stupro, se la Lady non accetta le avance del parente acquisito (il padre, il fratello, il nonno, lo zio o il cugino del marito). In caso di violenza, la Lady può parlarne col marito, il quale può decidere come agire: ci sono violenze permesse, ad esempio se il parente è vedovo o single, pertanto il maschilismo porta a giustificare le sue pulsioni. Altre volte il marito interviene per fermare il parente, proteggendo la consorte, anche a costo di punirlo o duellarci nonostante siano sangue dello stesso sangue. In altri casi ancora la Lady può chiedere aiuto al Capofamiglia dello Stemma natio nel caso il marito non intervenga, permettendo le violenze: se i due Capifamiglia non si accordano per la sicurezza della Strega, l’alleanza si può spezzare, si annullano le Nozze – o si costringe il divorzio – e la Strega viene affidata a un’altra alleanza. I due Stemmi così si inimicano, e può durare per svariate generazioni finchè un discendente prova a fare ammenda.

In caso di gravidanza frutto dell’incesto – tramite consensualità o violenza - il bambino è comunque Puro e possiede il giusto corredo genetico dell’alleanza stipulata. Viene registrato come figlio legittimo della coppia, ossia della Lady e del marito; quest’ultimo deve riconoscerlo come figlio proprio, per coprire la verità, che sia . A volte questo intoppo solleva il coniuge dallo stress di dover pensare alla progenie, ritenendosi favorevole.

Coloro che conoscono la verità si accordano se comunicare la verità al bambino, una volta arrivato ai 17 anni, oppure se tenere il segreto per la sua serenità e per evitare il giudizio degli altri Aristocratici, nel caso si venisse a sapere. In genere se il concepimento è stato gradito o persino voluto si opta per mantenere il segreto, dunque l’Albero Genealogico non viene modificato. In tal caso l’evento non viene segnato sul Memoriale dello Stemma, pertanto solo i partecipanti conoscono la verità, ed essa muore assieme a loro. In tal caso il bambino non saprà mai di essere un Bastardo, seppur col giusto corredo genetico accordato.

La situazione è comunque meno grave se il concepimento è stato volontario, poiché frutto della necessità, o per evitare un divorzio, o nella previsione di un futuro matrimonio fra i due genitori biologici

 

* Bastardi di linea indegna

 

Nel caso il Lord abbia una Serva come amante, sono rarissimi i casi di gestazioni portate a termine: normalmente nello scoprire la gravidanza indesiderata la Serva viene Obliata e fatta abortire, oppure abbattuta.

Tuttavia può verificarsi un caso estremamente raro: se allo Stemma occorrono degli eredi, ma la Lady è infertile o sterilizzata, ma non si vuole procedere col ripudio, in un accordo segreto può essere ingravidata una Serva, volente o nolente (o con la promessa di un guadagno, oppure ricorrendo allo stupro, con o senza Imperius). Il Bastardo generato viene registrato come figlio naturale dei due Padroni, e solo i partecipanti all’atto conoscono la verità, taciuta persino al figlio.

Questa è la casistica più rara, perché di solito si preferisce allontanare la moglie infertile piuttosto che legalizzare dei Misti di rango inferiore, seppur col padre Lord e la madre Strega e Purosangue (come detto, gli Stemmi assumono determinati Servi) ma non Aristocratica.

In questo caso il parto della Serva impedisce che la coppia si separi col ripudio. La sottoposta viene isolata durante la gravidanza, così da non essere vista, e viene Obliata e/o uccisa dopo lo svezzamento del Bastardo, di solito ingannata con la proposta di una lauta ricompensa. Statisticamente si fa tutto questo per ottenere un erede maschio senza spezzare il matrimonio, dunque le bambine Miste vengono abbattute subito dopo la nascita, a meno che la Lady voglia salvarla e adottarla, a sua discrezione, essendo comunque la figlia del marito.

L’infertilità può essere solo della Lady: se a essere sterile/impotente è il Lord si chiede a un parente stretto (fratello, padre, zio o nonno) di giacere con Lady per generare un figlio col corredo genetico accordato, come spiegato nel paragrafo precedente. In alcuni casi le complicazioni di salute o dei precedenti tentativi di gravidanza hanno spinto il marito a fare sterilizzare la moglie dal Guaritore di Famiglia. Se la verità è stata taciuta in pubblico, così da non doverla ripudiare, si può ricorrere a una Serva, laddove non si vedono altre soluzioni per evitare lo scioglimento del matrimonio

 

L’omofobia

 

Come ogni ambiente patriarcale e conservatore, l’Aristocrazia è fortemente omofobica.

L’omosessualità maschile e la transessualità sono tabù assoluti, creduti appannaggio degli indegni ed ereditata dai babbani, in quanto esseri inferiori e corrotti. La tesi è avvalorata dal fatto che nessun Lord – e nessuna Lady – abbia mai fatto coming out. Nessuno sa cosa potrebbe accadere a uno Stemma se venisse travolto da uno scandalo simile.

È una inclinazione talmente condannata che persino al Bordello viene praticata pochissimo, e le rare volte in cui capita, per curiosità, viene tenuta nascosta, come se fosse un peccato imperdonabile. Non viene vista nemmeno come atto di virilità nel caso di un maschio attivo che domina un sottoposto, ad esempio un Servo o babbano. Il concetto di “Padrone” si applica sulla moglie, sui figli e sulla Servitù.

Non si conosce invece il concetto di omosessualità femminile, tuttavia una Lady con un’altra donna verrebbe definito bizzarro, ma non scandaloso, purché la cosa non finisca sulla bocca di tutti e lei dia dei figli al marito.

Sostanzialmente basta che le abitudini restino private: se non si creano sospetti nessuno controlla ciò che capita nella camera da letto o al Bordello, e se i Lord e le Lady si sposano coi membri del loro stesso rango, ottenendo degli eredi Puri e col Dono manifestato, nessuno fa indagini laddove rimane una facciata tradizionale. Una volta adempiuti i propri obblighi e gestito al meglio lo Stemma a nessuno gioverebbe uno scandalo, quindi si cerca di chiudere un occhio e non ascoltare le sporadiche maldicenze. I pochi Servi pettegoli vengono Obliati e/o licenziati, oppure eliminati inscenando qualche incidente in base alla gravità di quello che hanno scoperto.

Nel caso sorgano dei “sospetti” sono proprio i parenti a intimare agli interessati di nascondere meglio le attività discutibili, affinché in pubblico si mantenga il decoro.

Effettivamente ci sono stati dei casi di “profonde simpatie”, sia fra uomini che fra donne, ma sono state classificate come amicizia sincera o affetto parentale, non sfociando in atti carnali. Al massimo sono state usate come fantasie erotiche, rinnegate fino a non pensarci più

 

Il Bordello

 

I Bordelli riservati agli Aristocratici sono locali attrezzati in modo da offrire delle donne per “attività ludiche” senza compromettere socialmente il cliente. Sono luoghi lussuosi, puliti ed esclusivi, si entra se qualcuno presenta il nuovo cliente come amico o parente.

È riservato ai Maghi non più Integri: possono entrarvi sposati, vedovi e divorziati. Non si può perdere la verginità con una Streghe che non sia la propria Fidanzata o moglie, dunque nemmeno una Mantenuta. I Rinnegati sono tagliati fuori da tutte le attività dell’Aristocrazia, dunque anche da questa.

Il Bordello offre una stanza per ogni singola “Mantenuta”, ossia la ragazza utilizzata, la quale vive nel locale da quando viene integrata a quando viene smaltita, senza mai uscire. Non è una prostituta: si preferisce rapire delle ragazze o delle donne, Obliarle, condizionarle in modo da credere di essere lì per libera scelta ed essere pagate, cosicché in caso di ispezione il Bordello risulti in regola.

Ogni Mantenuta appartiene a un solo cliente, non c’è interscambio, a meno che due o più clienti si accordino, a loro scelta. Il cliente la raggiunge nella sua stanza, e quando sono insieme nessuno può entrare, se non invitato o autorizzato. Il Mago può ricreare degli ambienti a piacimento nella stanza, usando tutti gli Incantesimi idonei. La stanza appare come una normale camera d’albergo, pulita e dai colori neutrali. Viene chiusa a chiave con la ragazza all’interno, ed esistono solo due esemplari: uno lo tiene il Titolare e uno lo tiene il cliente, portandoselo a casa. Se il cliente disdice la pensione e smette di frequentare il Bordello restituisce la chiave.

Ogni Mantenuta ha il proprio prezzo di acquisto: il Titolare ne propone alcune appena arrivate ai clienti in cerca di carne fresca, e una volta acquistata si paga un mantenimento mensile, che include la discrezione del Bordello (pronto a mentire davanti alle autorità, in caso di controlli), il vitto e la l’alloggio della ragazza, ma lei direttamente non viene pagata, anche perché il lavaggio della mente che le è stato impartito non le permette nessun ragionamento complesso, vivendo come una automa.

Il valore della Mantenuta varia in base alla bellezza, allo Stato di sangue, all’età e a molti altri dettagli. Può essere una babbana o una Strega di qualsiasi classe e Stato di sangue, minorenne e maggiorenne, purché non Aristocratica o aderente ufficialmente alla Sanctimonia, fatta eccezione per le Rinnegate, che sono una merce molto richiesta e costosa. Le bambine devono essere richieste con un po’ di discrezione, ma siccome costano molto e sono difficili da far passare inosservate si preferisce somministrare la Pozione Ringiovanente oppure la Polisucco a una normale Mantenuta appena maggiorenne, ossia la fascia più semplice da reperire e da far figurare come volontaria lavoratrice agli occhi del Ministero.

Si può anche portare al Bordello una Serva o una amante non Aristocratica: in tal caso si paga solo l’affitto, come aver comprato la Mantenuta direttamente nel locale. Il cliente sceglie se mantenerle la coscienza oppure farla “ricondizionare”, ma nel primo caso costa molto di più perché l’ospite va sedata e controllata affinché non scappi, inoltre è obbligatorio sottoporla a Voto Infrangibile, cosicché se provasse a denunciare i suoi aguzzini la Fattura la ucciderebbe. Alcuni Lord tuttavia la preferiscono come opzione, annoiati dalla remissività passiva delle ricondizionate, simili a “bambole di carne”, seppur più gestibili e del tutto prevedibili.

Gli Aristocratici non usano contraccettivi su loro stessi, pertanto la mantenuta viene sterilizzata o con la chiusura delle tube, che non lascia cicatrici visibili. Se il cliente tollera la cicatrice, il metodo più sicuro è l’isterectomia.

Non si possono chiedere maschi o portarne di propri, tuttavia nessuno controlla se il cliente usa la Pozione Polisucco nella stanza o quali siano i suoi gusti, se non è lui a parlarne, ad esempio per fare richieste al Titolare, oppure per confidarsi con gli altri clienti nel salotto.

La Polisucco è una Pozione molto difficile da ottenere, nonché lenta e costosa: serve un mese tra la preparazione e la decantazione, ed è un composto vietato dai Ministeri della Magia perché il furto di identità è reato anche nel Popolo Magico. Tralasciando le questioni burocratiche – ovviamente ignorate dagli Aristocratici – la Polisucco permette di ottenere le sembianze fittizie di chiunque: basta aggiungere al composto un capello della persona della quale si vuole assumere le sembianze per assomigliargli nell’aspetto e nella voce per un limite di tempo. Se non è possibile reperibile un capello può essere usata qualunque altra parte del corpo, incluso il sangue, purché in quantità sufficiente; convenzionalmente si ricorre ai capelli essendo la parte più facile e discreta da reperire. Se la Pozione è stata preparata alla perfezione l’effetto dura per un’ora e non ci sono danni collaterali per chi l’ha ingerita, ma in caso contrario può creare intossicazione, avvelenamento, oppure una riduzione della durata e dell’efficacia, non imitando le sembianze o la voce alla perfezione. In genere gli Aristocratici se la preparano da soli, essendo dei bravi Pozionisti ed esercitando fin da bambini, ma in caso di svogliatezza o urgenza il Bordello vende la Polisucco preparata in sede, di ottima qualità, a prezzi molto elevati. Un cliente può acquistarla anche per usarla all’esterno del Bordello.

La Polisucco può essere usata anche per simulare dei rapporti con la propria amante: alcuni Maghi preferiscono non creare scandalo, pertanto anche se si invaghiscono di una Lady consensuale scelgono di interrompere la tresca, o di rifiutarla sul nascere, per non incorrere in punizioni sociali, come il divorzio per lui e il ripudio per lei, o al Rinnegamento nei casi più gravi. Al Bordello si può usare la Polisucco anche per fare assumere alla Mantenuta le sembianze della moglie o della figlia di un altro Lord, che nessuno toccherebbe per non inimicarsi lo Stemma. Si può anche fare assumere le sembianze della propria moglie per punirla, picchiarla o praticare con lei delle attività sessuali non tradizionali, ossia posizioni inconsuete per un Lord – che potrebbero turbare lei, le cognate e la suocera, se si confidassero – oppure inadatte alla procreazione, come la sodomia e la fellatio. Si può anche usare la Polisucco per farle assumere le sembianze della propria figlia, anche se l’incesto è molto raro nella cultura Aristocratica: le figlie vengono viste come merce per ottenere le alleanze con gli altri Stemmi, molto raramente vengono sessualizzate dai parenti stretti, come padre, fratello, nonno o zio. È più facile che la si provi come esperienza per spezzare la noia, dopo anni di frequentazione del Bordello, ma senza farne un’abitudine.

Ciò che accade al Bordello rimane dentro il Bordello, nessun segreto è troppo grave per lasciare le sue mura: è una regola condivisa dai clienti e dai responsabili del locale. Tutte le azioni praticate nella camera o confidate del salotto restano dunque senza conseguenze: qualsiasi pratica è giustificata o taciuta, incluso il ferire o uccidere la Mantenuta, o farle assumere sembianze discutibili. Solo l’omosessualità è condannata e rappresenta una nicchia talmente sconveniente ed inaccettabile da essere praticata di nascosto persino in un luogo dove tutto è concesso, poiché ai clienti può sorgere il dubbio che il Lord non l’abbia fatto per cambiare un po’, bensì possa essere un “invertito” e provarci con loro, oppure può sorgere il sospetto che il colpevole possa provare a rubare i loro capelli per fare assumere alla Mantenuta le loro sembianze, e inscenare dei contesti omoerotici a loro insaputa, uno smacco alla loro virilità. Anche il travestitismo è tabù, persino al Bordello, tuttavia fa parte dei segreti che non escono dalle stanze delle Mantenute, le quali non possono parlare con nessuno.

Ogni cliente ha i propri gusti, oppure segue dei periodi. All’interno del Bordello i clienti si riuniscono nel salotto, dove sono previsti tavolini e sedie simili a una sala da tè; lì chiacchierano tranquillamente delle loro esperienze erotiche - anche quelle illegali per la legge dei babbani o dei Ministeri – vissute con le Mantenute o le coniugi, scambiandosi idee e consigli, di solito davanti a un tè, un caffè, un alcolico o delle paste dolci, come se parlassero di affari o passatempi comuni. Talvolta si sviluppano delle mode, dove tutti chiedono al Titolare la stessa classe di Mantenute, la stessa età, la stessa etnia, e – se presi in affitto – gli stessi giochi.

I giochi possono essere affittati pagando un supplemento oltre alla pensione, ma in genere i clienti li acquistano per non doverli condividere, perché l’idea li disgusta, tenendoli nella camera della Mantenuta. Può capitare che dei parenti o dei clienti particolarmente amici si prestino o scambino i giochi, ad esempio manette, corde, fruste, dildo e abiti.

Non ci sono dei giorni di chiusura o degli orari: il cliente può presentarsi quando vuole, 365 giorni l’anno, 24 ore su 24. C’è chi preferisce di mattino, chi di pomeriggio, chi di sera e chi a notte fonda: purché si paghi la pensione della Mantenuta si ha piena libertà di azione.

La frequentazione del Bordello non costituisce né vanto né tabù: le Lady sanno che si tratta di un ambiente pulito, controllato ed affidabile, spesso frequentato anche dai loro parenti maschi – es. padri, fratelli, zii, cugini o noni - pertanto non si lamentano; è preferibile che il compagno sia lì piuttosto che con una amante che potrebbe generare scandalo o Bastardi.

D’altronde anche per loro il sesso col tempo diventa noioso, oppure dopo il parto o dopo aver perso dei bambini potrebbero sperare di essere lasciate stare dai coniugi.

Non si è mai saputo di clienti che si siano innamorati delle loro Mantenute, vedendole come giocattoli. Esse infatti vengono utilizzate come sfogo quando il sesso con la coniuge diventa noioso, oppure la compagna è incinta o in allattamento (due momenti tabù), oppure malata, inferma o in circostanza da non essere disponibile o attraente, la Mantenuta è praticamente l’unico ripiego socialmente accettato, più discreto e sicuro dell’avere rapporti con le Serve all’interno della Villa o delle proprietà di Famiglia.

È vietato preferire la Mantenuta alla moglie o alla Fidanzata se si sottraggono tempo ed energie dal produrre eredi, oppure se la Lady viene trascurata troppo. Se il coniuge la ignora può chiedere al proprio Capofamiglia natio di rimettere il compagno sui binari giusti, pur tollerando la presenza della Mantenuta. Lady e Mantenute non si incontrano mai, innanzitutto per disinteresse della Padrona che non vede nell’altra donna una rivale, inoltre al Bordello accedono solo i maschi; la presenza di una Aristocratica sarebbe imbarazzante, anche per questo motivo alcuni Lord reputano “rilassante” l’ambiente del Bordello, lasciando all’esterno il contesto famigliare e lavorativo, come un vero e proprio svago.

Quando un cliente si stufa della Mantenuta, o la abbatte di persona o incarica il Bordello, il quale decide come e dove smaltirla. Talvolta vengono vendute al mercato nero dei luoghi più malfamati del Paese: alcuni clienti le vogliono vive, altri le vogliono morte. Qualcuno le sbrana, altri le usano come nuove schiave sessuali, altri ancora le usano per gli esperimenti. In tal caso la ragazza risulta scomparsa all’Anagrafe. Se qualcuno facesse domande al Bordello, il Titolare direbbe che si è licenziata, ma le ispezioni sono rarissime perché attorno al locale ruotano troppi temi delicati, tra cui l’influenza dei suoi clienti, molto dei quali sono immanicati nella politica, pertanto nessuno Ministero vuole andare a disturbarli, pur immaginando che al proprio interno si svolgano delle irregolarità, ma sicuramente sono ben nascoste. D’altra parte l’assenza di denunce impedisce l’avvio di indagini giustificate, e i pochi che si interessano alla faccenda vengono invitati a lasciar perdere.

In caso di ispezione gli Auror o gli inquirenti trovano perlopiù documenti in regola, perché il Bordello cerca di offrire una facciata legale, tuttavia la maggior parte delle Mantenute viene nascosta dal personale del locale appena scatta il segale di un Comunicatore condiviso; le minorenni e le ragazze ferite vengono Materializzate nelle Segrete o nelle cantine del locale, accessibili solo al Titolare e ai suoi Soci cosicché nessun Dipendente rischi di tradire il posto di lavoro, volente o nolente, poiché potrebbe venire obbligato dal Ministero, anche se il Voto Infrangibile di solito si stringe con tutti per evitare di tradirsi o essere costretto a farlo. Sono esenti i clienti: nessun Aristocratico accetterebbe.

Ogni Paese ha almeno un Bordello riservato agli Aristocratici. I Bordelli riservati ai Maghi in generale sono molto rari, non avendo tecnicamente nulla di diverso da una Casa di piacere organizzata dai babbani o da qualsiasi prostituta facilmente reperibile.

In Inghilterra l’ultimo Bordello per Aristocratici è rimasto il ‘Les Folies’ a Notturn Alley.

Un Aristocratico non pagherebbe mai una prostituta normale, reputandola disgustosa.


FINE

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Questo è quanto.

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